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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Mauro - 16 gennaio 2000
EMMA BONINO APRE LA SFIDA DALLE MARCHE

RASSEGNA STAMPA, domenica 16 gennaio 2000

CORRIERE ADRIATICO, pag. 1

"LA BONINO APRE LA SFIDA E MENTRASTI LASCIA I DS"

pag. 3 , pagina intera:

"La Bonino apre la campagna elettorale dei radicali presentando Crivellini

"SFIDA TRA PASSATO E FUTURO"

Non ci sono trattative con il Polo, ma la porta e' aperta"

di Andrea Ferri

". Cosi' l'europarlamentare europea Emma Bonino ieri ad Ancona ha lanciato ufficialmente la campagna elettorale dei radicali presentando il candidato alla presidenza della Regione Marche Crivellini. Un "omaggio" alle Marche che hanno prodotto addirittura 26.000 firme nell'impegno referendario (quarta regione in assoluto, con Ancona seconda citta' piu' firmaiola a livello nazionale). Un omaggio anche a quel 7,6% dei voti ottenuti alle Europee che ne fanno la quarta forza regionale. E un omaggio infine al candidato Crivellini, deputato radicale dal '79 all'86 salutato calorosamente per un "ritorno alle radici, che non fa sconti al nuovismo". C'era grande entusiasmo ieri all'Hotel Palace da parte dei responsabili del partito radicale, un entusiasmo sottolineato dallo stesso coordinatore Mauro Paolinelli che ha annunciato una "battaglia per liberare le Marche dalla partitocrazia".

Ma a tenere banco sono soprattutto le ipotesi legate a un accordo nazionale tra i pannelliani e il Polo con, a pioggia, la candidatura di Crivellini che diventerebbe quella del centrodestra. I destini di queste "strade" tuttavia sembra che potranno essere decisi solo lontano dalle Marche, soprattutto sulla scia di quanto decidera' la Consulta di Forza Italia (o il Cavaliere) sui referendum.

La stessa Bonino ha confermato che non ci sono trattative in corso fra il Polo e i radicali ma "c'e' sempre la possibilita' di individuare eccezioni. Pero' per farlo bisognerebbe sedersi attorno a un tavolo per parlarne". L'attesa e' forte, ma c'e' preoccupazione" per il tergiversare degli azzurri sui temi "liberali e liberisti" legati al referendum e soprattutto per le sirene di Bossi (fautore di un 'federalismo alla Milosevic'). Crivellini, che ha confermato che lascera' l'Inrca dopo il deposito delle liste, ha detto dal canto suo che "non ci sono stati grandi contatti con il centro-destra", e di avere appreso dagli organi d'informazione, restandone lusingato, che il suo nome e' stato apprezzato negli ambienti del Polo. "Ma non basta - ha aggiunto - la considerazione personale, perche' e' piu' importante che esistano accordi. Sono rimasto stupito - ha aggiunto - che finora si sia parlato soprattutto di eligendi, e non di politica; se si cominciasse a parlare di politica, e' probabile che un accordo si trov

erebbe". Crivellini ha poi subito anticipato uno dei temi della campagna elettorale. "Il dato che si impone sugli altri - ha osservato - e' il forte e spropositato distacco tra la realta' produttiva e sociale delle Marche, di grandissimo pregio e vivacita' e l'amministrazione regionale, contrassegnata da staticita', e che aspetta i problemi e non prende iniziative per risolverli". Altro punto critico, secondo Crivellini, la lunghezza dei tempi decisionali, un problema che nelle Marche sarebbe, a detta del candidato radicale, piu' evidente che altrove penalizzerebbe "il mondo produttivo, che o risolve le questioni da solo o malgrado l'amministrazione regionale".

E non e' passata inosservata la presenza di imprenditori marchigiani che hanno incontrato l'on. Bonino. Sui temi cari al mondo imprenditoriale ci sara' battaglia! D'altronde l'importanza delle 'nuove' Regioni sara' primaria. Secondo la leader radicale le regionali del 16 aprile sono elezioni di 15 consigli "costituenti", per i quali oggi "la grande sfida non e' fra destra e sinistra, ma tra passato e futuro". E piu' prosaicamente: "O il Paese, che attualmente e' al 31/o posto nella classifica della competitivita', fa un grande balzo in avanti nella sburocratizzazione, oppure si ritrovera' senza investimenti, non solo stranieri, ma anche interni".

Domenica 16 gennaio 2000

CORRIERE ADRIATICO, pag. 3

'TANTA GENTE PER L'EUROPARLAMENTARE RADICALE'

"REFERENDUM, IL SILENZIO DI FI E ASSORDANTE"

di Erika Barbacelli

"Sono contenta che il giro di presentazione sia iniziato proprio dalle Marche perche' questa regione e' generosa ad attenta nelle nostre proposte, anche in piena estate, per il referendum di agosto, si sono raccolte davvero molte firme". Con queste parole rivolte al folto pubblico dell'hotel Palace Emma Bonino ha presenziato alla ufficializzazione della Lista Bonino per le elezioni regionali delle Marche.

L'assemblea si e' sviluppata su vari temi, dalla sanita' al lavoro, ai sistemi di governo alla questione dei referendum, non per ultimo si e' trattato il tema delle elezioni regionali, che si svolgeranno tra meno di 100 giorni, e che permetteranno ai cittadini di eleggere il proprio presidente.

Ovviamente si sono toccati un po' tutti i punti salienti del programma radicale, indicando una vera e propria Rivoluzione Federalista, proponendo di "creare" Regioni simili agli Stati americani arricchendole con la componente del sistema svizzero. Ma in maniera particolare l'accento e' stato posto sui "quesiti" radicali. "il silenzio di Forza Italia sui referendum e' assordante", ha affermato la Bonino rispondendo indirettamente a Silvio Berlusconi, che qualche ora prima da Milano aveva rinviato la decisione di Fi al comitato di presidenza e al Consiglio nazionale, da riunire dopo le decisioni delle Corte costituzionale. "E troppo - ha osservato la Bonino - chiedere a una forza politica che si vanta di avere il 35% dei consensi dire si' o no? O forse Berlusconi crede di potere in qualche modo influire sulla Consulta?". Corte che per la Bonino non si deve ridurre ad "esecutrice di ordini provenienti da altri palazzi". "Quella di Berlusconi - ha detto ancora la leader radicale - non e' una posizione trasparen

te, non ne capisco i motivi.

Domenica 16 gennaio 2000

CORRIERE ADRIATICO, pag. 3

"E I SINDACATI CONTESTANO"

Davanti all'Hotel Palace di Ancona si e' consumato uno dei primi confronti con i sindacati sul tema dei referendum promossi dai radicali. I sindacati infatti hanno organizzato un volantinaggio sui temi del "no" proprio in contemporanea alla presentazione della candidatura radicale.

Domenica 16 gennaio 2000

CORRIERE ADRIATICO, pag. 3

'L'Italia in Europa senza una leadership'

"LE DONNE IN POLITICA? 'LA SOLUZIONE STA A NOI' "

Intervista di Andrea Ferri.

- Onorevole Bonino, lei e' uno dei "modelli" dell'impegno femminile in politica. Su questo fronte le donne trovano ancora molti ostacoli, come si puo' cambiare strada?

"La soluzione e' nelle nostre mani. Sta alle donne scegliere quello che vogliono fare. E comunque vero che stare in politica richiede costi e impegni molto alti e che dietro il modello maschile c'e' quasi sempre una figura femminile che sta a casa. La strada per una condivisione dei poteri e' in salita e lo dimostrano anche esperienze passate. Le scorciatoie non servono, basta pensare alla situazione che si era prodotta con le 'liste a zebre'. La soluzione, ripeto, credo che sia nelle mani delle donne. A un recente mega-convegno di Cernobbio in platea c'erano pochissime imprenditrici e sul podio c'eravamo solo io e Rita Levi Montalcini. Ma e' mai possibile che una donna per conquistare un podio deve avere 90 anni e avere vinto un premio Nobel?"

- Ma non le scoccia essere stata definita "protesi" di Pannella? "In 25 anni di impegno politico al fianco di Pannella ne ho sentite di tutti i colori. Ho sufficiente coscienza di me, non ho certo bisogno di compiere un assassinio di tipo edipico, che nella fattispecie non sarebbe di un padre, ma di un alleato un compagno di strada. Tra me e Pannella c'e' una grande sinergia che si e' consolidata nel lungo impegno politico. Che poi io sono piccolina e lui alto 1,90 e' realta' e se questo favorisce le battute ".

- Come ex commissaria europea e attuale europarlamentare puo' guardare all?italia da un osservatorio speciale. Qual e' la situazione dell'Italia vista dall'Europa?

"L'Italia viene guardata come un partner europeista con poche pretese. Siamo europeisti solo superficialmente un vero sistema Italia non c'e' e ogni regione con propri uffici si affida al meccanismo di lobby per le proprie esigenze.

Manca dunque una leadership, non abbiamo capito ancora l'impotanza dell'Europa che puo' essere si' matrigna ma anche madre".

Domenica 16 gennaio 2000

CORRIERE ADRIATICO, pag. 3

"I PRIMI NOMI DELLE LISTE"

"All'apertura della 'corsa' elettorale per le Regionali ha preso parte anche Marco Cappato, eurodeputato e coordinatore nazionale dei radicali.

Cappato ha reso noto i nomi delle teste di lista che la Lista Bonino schierera' il 16 aprile: nel cosiddetto "listino" maggioritario, dietro Crivellini correranno Mauro Paolinelli e Stefano Mazzocchi. Ad Ancona, dietro a Crivellini e Paolinelli sara' Alessandro Carosi; ad Ascoli Piceno, sempre dopo Crivellini e Paolinelli figurera' Antonio Pascali; a Macerata capolista sara' Paolinelli, seguito da Marcello Di Chiara; infine Pesaro, dove dietro a Crivellini correra' Carlo Rondina."

 
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