IL MESSAGGERO domenica 16 gennaio 2000, pag. 5
'Incontro pubblico al Palace'
"LA BONINO FRENA SUL CENTRODESTRA"
"Crivellini candidato del Polo? Per ora non ci sono trattative in corso ma gli apprezzamenti su di lui sono arrivati
La Bindi? Mostra di avere paura"
Crivellini candidato del Polo? Non ci sono trattative in corso fra i radicali e il Polo in vista delle prossime elezioni regionali, ma gia' oggi Emma Bonino si aspetta dal previsto intervento di Berlusconi a Milano una chiara presa di posizione. "Poiche' sarebbe bizzarro che Berlusconi non si pronunciasse", ha detto la leader radicale, ieri all'Hotel Palace, prima tappa del suo tour elettorale nelle 15 regioni italiane che voteranno il 16 aprile.
Secondo la leader radicale le regionali del 16 aprile sono elezioni di 15 consigli "costituenti", per i quali oggi "la grande sfida non e' fra destra e sinistra, ma tra passato e futuro". "O il Paese, che attualmente e' al 31/o posto nella classifica della competitivita', fa un grande balzo in avanti nella sburocratizzazione, oppure si ritrovera' senza investimenti, non solo stranieri, ma anche interni".
Per ricetta la Bonino ha riproposto che le regioni, invece di scegliere ognuna in autonomia il proprio sistema elettorale, come prevede la nuova legge, adottino il sistema americano dell'elezione diretta di un governatore, in uno sfondo bipartitico da correggere con opportuni meccanismi referendari mutuabili dalla Svizzera, in grado di riequilibrare il potere decisionale a favore dei cittadini.
Crivellini, che e' commissario straordinario dell'Inrca, ha detto dal canto suo che "non ci sono stati grandi contatti con il centrodestra" e di avere appreso dagli organi d'informazione, restandone lusingato, che il suo nome e' stato apprezzato negli ambienti del Polo. "Ma non basta - ha aggiunto - la considerazione personale, perche' e' piu' importante che esistano accordi. Sono rimasto stupito - ha aggiunto - che finora si sia parlato soprattutto di eligendi, e non di politica; se si cominciasse a parlare di politica, e' probabile che un accordo si troverebbe". La convocazione da parte del ministro della sanita' Rosy Bindy? Per la Bonino e' stata "un po' precipitosa, e ha dato il senso della fretta e della paura". La Bindi ha deciso di affiancare un altro vicecommissario a Crivellini, sollevandone di fatto il ruolo. "Penso - ha detto la Bonino . che se il governo compisse lui un passo indietro e facesse quel che la legge gli impone, e non quello che non gli impone, sarebbe meglio per tutti". "Oppure - ha
ipotizzato - il ruolo di commissario Inrca che fino a qualche anno fa non era granche' ambito, ora ha stimolato gli appetiti di qualcuno". Mauro Paolinelli ha ricordato che nella regione sono state raccolte 26.000 firme per i referendum, 15.000 delle quali ad Ancona. Cappato ha invece reso noti i nomi delle teste di lista che la Lista Bonino schierera' il 16 aprile: nel cosiddetto "listino" maggioritario, dietro a Crivellini correranno lo stesso Paolinelli e Stefano Mazzocchi. Ad Ancona, dietro a Crivellini e Paolinelli figurera' Antonio Pascali; A Macerata capolista sara' Paolinelli, seguito da Marcello Di Chiara; infine Pesaro, dove dietro a Crivellini correra' Carlo Rondina.
IL RESTO DEL CARLINO domenica 16 gennaio 2000 - pag. 2
EMMA BONINO: "NELLE MARCHE ANCORA NESSUNA TRATTATIVA CON IL POLO"
Non ci sono trattative in corso fra il Polo e i radicali della Lista Bonino per le regionali, ma "c'e' sempre la possibilita' di individuare eccezioni. Pero' per farlo bisognerebbe sedersi attorno a un tavolo per parlarne". Lo ha detto - oggi ad Ancona alla presentazione del candidato presidente regionale Marcello Crivellini - Emma Bonino, rispondendo ai giornalisti che le hanno chiesto lumi sull'esistenza, o meno, di contatti, nelle Marche, fra radicali e centro-destra in vista di possibili alleanze. Crivellini, che e' commissario straordinario dell'Inrca, ha detto dal canto suo che "non ci sono stati grandi contatti con il centro-destra" e di avere appreso dagli organi di informazione, restandone lusingato, che uil suo nome e' stato apprezzato negli ambienti del Polo. "Ma non basta - ha aggiunto - la considerazione personale, perche' e' piu' importante che esistano accordi. Sono rimasto stupito - ha aggiunto - che finora si sia parlato soprattutto di eligendi, e non di politica; se si cominciasse a parlar
e di politica; e' probabile che un accordo si troverebbe". Crivellini, che e' stato deputato dal '79 all'86, ha poi ricordato di essere nato nelle Marche, dove e' tornato (al vertice dell'Inrca) dopo vent'anni di lontananza. "Il dato che si impone sugli altri - ha osservato - e' il forte e spropositato distacco tra la realta' produttiva e sociale delle Marche, di grandissimo pregio e vivacita', e l'amministrazione regionale, contrassegnata da staticita', e che aspetta i problemi e non prende iniziative per risolverli". Altro punto critico, secondo Crivellini, la lunghezza dei tempi decisionali, un preoblema che nelle Marche sarebbe, a detta del candidato radicale, piu' evidente che altrove e penalizzerebbe "il mondo produttivo, che o risolve le questioni da solo o malgrado l'amministrazione regionale". "Piu' che la pianificazione - ha incalzato - i grandi investimenti regionali li decidono la geologia e i terremoti".
Le Marche per il candidato radicale sarebbero dunque una "Cenerentola" nei confronti del mondo politico nazionale, ma da un altro punto di vista un vero e proprio consesso di "fate, perche' possiedono energie imprenditoriali capaci di confrontarsi con scenari mondiali, nonostante siano penalizzate dall'amministrazione".