EREDE ORMAI DEL CLERICO-FASCISMO DELL'ALLEANZA PROIBIZIONISTA DC-MSI, CERCA LA RIVINCITA DOPO LE DISFATTE SU DIVORZIO E ABORTO. SINISTRA IGNAVA, DESTRA ETICA RAGGRUMATA ATTORNO ALL'UOMO PIU' RICCO D'ITALIA. MA CHE BEL PAESE!Roma, 18 gennaio 2000
"La proposta del congresso DS, notturna, senza dibattito, senza seguito, è - come è noto - proposta ufficiale, tradizionale, caratterizzante, del Partito Radicale. Libertà terapeutica per medici e per malati, da una parte; fine del monopolio di alcol e tabacco, come droghe di Stato, e legalizzazione delle nondroghe derivate dalla canapa indiana, dall'altra, sono da quasi quarant'anni, ormai, rivendicazione dei Radicali.
La crociata scatenata da Berlusconi , Fini, Casini e da tutti i sacrestani del potere autoritario e fuori-legge, è, nei toni e negli argomenti, innanzitutto un modo per aggredire i Radicali, per provocarli, assumendo la continuità clerico-fascista di MSI-DC, cercando una improponibile rivincita alle disfatte sul divorzio e sull'aborto.
L'ignavia della sinistra ci ha sempre lasciati soli, in questa battaglia volta a difendere vita, diritto alla vita, decine di milioni di vittime senza colpa della legge proibizionista. Abbiamo fatto approvare leggi, proposto e vinto referendum, affrontato centinaia e centinaia di processi, a volte il carcere, l'intero gruppo dirigente radicale è processato (anche, ad esempio, venerdì prossimo). Dalla sinistra nemmeno l'impegno serio di un difensore. Dalla destra, la scelta di stampo fascista e clerico-fascista del Polo ne fa il tempio dell'ipocrisia e dell'intolleranza. Altro che "il tempio dell'odio" ridicolmente evocato a proposito dello scenario veltroniano di contorno alla difesa degli interessi reazionari e conservatori del sindacalismo italiano, e al linciaggio del loro "nemico": la libertà del lavoro, dell'impresa e i Radicali".