Titolo: invece il PCI-PDS-DS.....
Autore: Pierre Barilli E-mail:
Testo: Bravi, bravissimi (?) gli antiproibizionisti radicali......ancora non hanno capito il giochino del PCI-PDS-DS che se ne fa carico (i care) per fottere, sterilizzare l'antiproibizionismo (il PCI-PDS-DS vota al congresso in notturna un documento antiproibizionista e il governo a guida PCI-PDS-DS -non possumus- vota al telegiornale in orari di massimo ascolto per il proibizionismo!!!!!) e, vedrete, toglierà anche l'immagine antiproibizionista ai radicali (é già successo con l'obiezione di coscienza, il movimento di liberazione delle donne, il movimento antinucleare, il movimento verde). (...) preferisco un proibizionista in buona fede (che può anche cammbiare opinione) piuttosto che un antiproibizionista in mala fede (che ti da ragione e ti fotte, sempre!). Ubi mel, ibi fel.
Titolo: E' vero.
Autore:
E la stessa miopia vien dimostrata dai radicali nei confronti del Polo: il discorso che fai tu sulla droga e sull'antiproibizionismo, vale anche su legge elettorale, commercio, lavoro, processi e liberismo: problemi e risposte ingurgitate da Forza Italia e An, con l'esca Martino per i pesciolini a-la Taradash. E' da capire se tra l'esca di oggi (programmi e accordi bomba-libera-tutti) e i pesci del 2001 (candidati alle prossime politiche), l'amo sia di buona o cattiva natura. Se e' di buona natura, cioe' ingenuita', buonafede, cocciutaggine, senso dei possibili, allora bisogna portare pazienza e sperare, lavorando sulla forza dell'esempio. Ad esempio, oggi tutti i radicali rinnegano Berlusconi, ma non Fini e Martino, forse un giorno gli occhi si apriranno anche su questi due buffoni.
Ma se l'amo e' di cattiva natura, cioe' ipocrisia, meschineria, malafede, ambizione puttana, senso della poltrona, allora il compito si fa arduo, ma ancora piu' esigente di democrazia.