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Conferenza Rivoluzione liberale
Poretti Donatella - 19 gennaio 2000
PROCESSO STAMPA CLANDESTINA, REATO DEPENALIZZATO

(ANSA) - FIRENZE, 19 GEN - Reato depenalizzato, gli atti

vanno al prefetto per l' eventuale sanzione amministrativa:

cosi' si e' chiuso oggi il processo penale che vedeva imputato

per diffusione di stampa clandestina il presidente dell'

Associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori (Aduc)

Vincenzo Donvito insieme a Valerio Giannellini, Roberto Rogai e

Giancarlo Scheggi. Lo scorso dicembre infatti per legge il reato

e' stato trasformato in illecito amministrativo. Stamani, prima

che si aprisse il dibattimento, il pm ha cosi' chiesto di non

doversi procedere e cosi' e' stato.

La vicenda risale al 1996 quando Donvito e gli altri ex

imputati decisero, spiega l' Aduc, di dare alle stampe

''Risorgimento liberale'' numero unico di una pubblicazione

politica senza direttore iscritto all' ordine, come invece

prescrive la legge. Ma il giornale fu appunto distribuito come

''azione di disobbedienza civile - spiega l' Aduc - per

denunciare l' assurdita' della norma'' sull' obbligo di

iscrizione all' ordine professionale, iniziativa promossa dai

club Pannella. Furono gli accusati a chiamare poi la polizia che

sequestro' il giornale. La prima udienza, a maggio scorso, aveva

portato anche alla denuncia per calunnia e ingiuria dell'

avvocato dell' Aduc, Elisabetta Bavasso, da parte del giudice in

seguito alle proteste del legale per la mancata registrazione

completa del processo e al suo abbandono dell' incarico.(SEGUE).

PROCESSO STAMPA CLANDESTINA, REATO DEPENALIZZATO (2)

(ANSA) - FIRENZE, 19 GEN - Oggi la chiusura del processo per

intervenuta depenalizzazione: la questione passa al prefetto per

il procedimento amministrativo.

In caso di applicazione della sanzione amministrativa (la

multa va da un minimo di 200mila lire ad un massimo di un

milione e 200mila) Donvito ha gia' preannunciato opposizione,

invocando la ''non-costituzionalita'' della norma ''che limita

la liberta' di stampa con l' imposizione del direttore iscritto

all' ordine professionale'', gia' oggetto, ricorda, di un

ricorso alla Corte Costituzionale. Infine Donvito commenta che

la decisione di oggi non lascia del tutto soddisfatti anche

perche' ''e' ancora aperta la questione della scorrettezza e

arbitrarieta' della procedura, che porto' alla nostra espulsione

dall' aula''. (ANSA).

CG

19-GEN-00 16:52 NNNN

 
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