NESSUNA SPERANZA PER I TOSSICODIPENDENTIDrogati dalla piu' violenta e demagogica disinformazione di Stato e di regime da decenni i nostri politici scavano fosse per le vittime della tossicodipendenza.
Dichiarazione di Mauro Paolinelli:
Con questa classe dirigente locale e nazionale non c'e' speranza per le vittime della tossicodipendenza e per le loro famiglie.
I cittadini marchigiani, drogati dalla piu' violenta e irresponsabile cultura proibizionistica dei clerico-fascisti del Polo e dei legislatori demagoghi di sinistra, assistono inermi alla campagna di disinformazione di Stato messa in atto dai nostri politici, medici e terapeuti di regime.
Da anni la cultura del fodamentalismo islamico di costoro ha lasciato il nostro Paese in balia di leggi che distruggono la giustizia e la sua amministrazione.
Dalle note non-prese di posizione di D'Ambrosio alle posizioni da kamasutra dell' "uomo nuovo" Bertucci non una parola di ragionevolezza e di verita'.
La droga raggiunge prezzi elevatissimi solo perche' proibita. Questo crea profitti di dimensioni gigantesche che alimentano le organizzazioni criminali. La vendita legale farebbe diminuire i rischi di morte: molti decessi attribuiti a overdose sono dovuti in realta' a sostanze impure, prodotte da bande criminali. Eliminare lo spaccio clandestino significa abbassare i prezzi del mercato nero e arrivare all'immediata conversione delle culture di coca e di oppio in culture agricole "normali".
La droga non puo' essere liberalizzata perche' e' gia' libera. La si trova in tutte le ore del giorno e della notte. Legalizzando le non-droghe (o droghe leggere) vendendole in farmacia o nei supermercati si toglierebbe al mercato criminale la possibilita' di offrire ai giovani quelle pesanti, unica ragione vera di passaggio dalle une alle altre.
L'unico sistema per combattere una legislazione scema, assassina e partitocratica, che punisce chiunque ceda o riceva per qualsiasi ragione e in qualsiasi modo ed in qualsiasi quantita' un derivato della canapa, sono state ad oggi le campagne e le azioni gandhiane dei radicali.
La sentenza di ieri dei magistrati del Tribunale di Roma, che condanna Marco Pannella a due mesi con la commutazione in multa della pena e con la concessione delle attenuanti, riconosce i "motivi di particolare valore morale e sociale" dell'azione nonviolenta compiuta.
Anche su questo fronte la lista Bonino si prepara ad una battaglia dura nel prossimo consiglio regionale perche' si ponga fine alla demagogia dei mistificatori di regime.
Mauro Paolinelli