Spero che dalla tua lettera nasca il travaglio, lo sforzo, il desiderio di parlare tra di noi e agli altri con lo stesso spirito in cui tu ci hai "parlato" in questa conferenza. Hai colto e hai indicato, a mio parere, forse il punto cruciale -nel senso che ha a che fare proprio con la vita e con la morte- del nostro agire, della nostra possibilità di essere o non essere speranza, strumento, forza della ragione (meglio, della ragionevolezza) e del cambiamento.Leggendo il tuo testo si e' rinnovato in me questo travaglio e questo desiderio che, credo, sia parte integrante - essenziale di cị che mi ha spinto a condividere le lotte e le speranze radicali.
A presto, spero.
Giusi Nibbi