REGIONALI: BONINO CONFERMA, ANDREMO DA SOLI
Da un lancio dell'agenzia ANSA delle ore 12.17
ROMA, 22 GEN - I Radicali si presenteranno da soli con proprie liste e propri candidati in tutte e 15 le regioni italiane dove si votera' il 16 aprile. Emma Bonino conferma la scelta durante l' assemblea nazionale del partito e, per quanto riguarda l' eventualita' di alleanze con il centrodestra o il centrosinistra, afferma: ''Adesso, come dice Pannella, stiamo alla finestra, a guardare quali 'scelte progettuali e programmatiche' tireranno fuori dal cappello le due maggiori scuderie politiche nazionali, i due poli''. Secondo Emma Bonino, sara' ''particolarmente interessante'' misurare ''il tasso di omogeneita' dei loro programmi in termini di federalismo''.
Marco Pannella, rispondendo ai giornalisti, conferma che si presentera' candidato alla presidenza della Regione Campania.
REGIONALI: BONINO, CORRIAMO DA SOLI E ORA STIAMO ALLA FINESTRA PANNELLA CONFERMA SUA CANDIDATURA PRESIDENZA REGIONE CAMPANIA
Da un lancio dell'agenzia Adnkronos delle ore 12.24
Roma, 22 gen. I radicali correranno da soli alle prossime elezioni regionali, con proprie liste e candidati in tutte e quindici le regioni italiane dove si votera'. Quanto a possibili alleanze, per ora restano ''alla finestra'' a guardare quali scelte ''progettuali e programmatiche'' adotteranno i due poli.
La conferma viene dall'ex commissario europeo Emma Bonino, nel suo intervento all'assemblea nazionale dei radicali, nella seconda giornata di lavori in corso all'Hotel Ergife.
''Noi andremo da soli alle prossime elezioni regionali -sottolinea Bonino- senza ne' il Polo, ne' l'Ulivo. E adesso, come dice Pannella, stiamo alla finestra a guardare quali scelte progettuali e programmatiche tireranno fuori dal cappello le due maggiori scuderie nazionali, i due poli. Particolarmente interessante sara' misurare il tasso di omogeneita' di questi programmi in termini, per esempio, di federalismo''.
E la macchina elettorale della lista Emma Bonino gia' corre a pieno ritmo. Pannella, prima dell'intervento della leader radicale, ribadisce ai cronisti la sua intenzione di presentarsi come candidato alla presidenza della regione Campania. (segue)
REFERENDUM: BONINO, DA BERLUSCONI SILENZIO ASSORDANTE
COSA NE PENSANO ELETTORI FI CHE VOLEVANO RIVOLUZIONE LIBERALE?
Da un lancio dell'agenzia Adnkronos delle ore 12.38
Roma, 22 gen.''Questo silenzio assordante di Berlusconi come mancanza di leadership non e' male....''. Con questa battuta, Emma Bonino ironizza sulla assenza di posizione del leader di Forza Italia, che non si e' pronunciato sui quesiti radicali, in
attesa della decisione della Consulta. ''Mi chiedo -dice Bonino ai giornalisti, prima del suo intervento alla seconda giornata dei lavori dell'assemblea nazionale dei radicali- cosa ne pensino gli elettori di Fi, quel popolo delle partite Iva che avevano sperato in una rivoluzione liberale: con chi la vogliono fare? con Piccoli, con
Cossiga, con Buttiglione, con Casini? E allora auguri!''.
BONINO: CORREREMO SOLI NELLE 15 REGIONI, CRITICHE A BERLUSCONI
Da un lancio AGI delle ore 12.52
Roma, 22 gen. - Emma Bonino conferma: le prossime regionali vedranno i radicali correre da soli per tutte le 15 presidenze in palio. Pannella, da parte sua, si presentera' inCampania. Frecciata dell'ex Commissaria europea a Silvio Berlusconi: "da lui viene un silenzio assordante. Come leadership non c'e' male".
Avvicinata in margine ai lavori dell'assemblea radicale, la Bonino ha aggiunto: "mi chiedo cosa ne pensino gli elettori di Forza Italia, quel popolo della partita Iva che sperava nella rivoluzione liberale. Con chi la faranno, adesso, con Piccoli,
Cossiga, Buttiglione o Casini? Auguri!".
REFERENDUM: BONINO, DA BERLUSCONI UN SILENZIO ASSORDANTE
Da un lancio dell'agenzia ANSA delle ore 12.56
ROMA, 22 GEN - ''C'e' un silenzio assordante di Berlusconi: come mancanza di leadership non e' male...''. Emma Bonino ironizza, con queste parole, sulla posizione del leader del Polo che non si e' ancora espresso sui quesiti referendari dei radicali.
''Mi chiedo - prosegue Bonino a margine dell' assemblea nazionale radicale - cosa ne pensino gli elettori di Forza Italia, quel popolo delle partite Iva, quelli che avevano
sperato nella rivoluzione liberale. Con chi - si domanda Bonino - la vorranno fare? Con Piccoli, Cossiga, Buttiglione, Casini? Auguri...''.
REFERENDUM: BONINO A SINDACATI, BARBARI OSCURANTISTI E RETROGRADI
SUI LICENZIAMENTI QUALCHE SINDACALISTA DAVVERO IMPRUDENTE...
Da un lancio dell'agenzia Adnkronos delle ore 13.18
Roma, 22 gen. ''Barbari, oscurantisti e retrogradi''. Emma Bonino non usa mezzi termini per definire i sindacati, schierati contro i referendum sociali. In particolare,
l'ex commissario Ue, di fronte all'assemblea nazionale dei radicali, cita il quesito sui licenziamenti: ''basta leggere i nostri referendum -dice Bonino- per constatare che in materia di licenziamenti i radicali, lungi dal mettere in discussione il diritto
al preavviso e quello alla giusta causa, chiedono solo di abolire l'istituto del reintegro del licenziato per via giudiziaria, peraltro sconosciuto nel resto del mondo. Ribatte qualche sindacalista imprudente: perche' noi italiani dovremmo rinunciare a una misura che ci mette all'avanguardia nella protezione del lavoratore?''.
''Questa osservazione -attacca Bonino- avrebbe qualche dignita' se, come ho scoperto da poco, gli stessi partiti e gli stessi sindacati che oggi presentano l'abolizione del reintegro come una sorta di ritorno alla barbarie, questi stessi partiti e sindacati non
avessero fin dal '90 chiesto e ottenuto una deroga alla legge che esime i partiti e i sidnacati dall'obbligo di reintegro nei confronti dei loro dipendenti''. (segue)
BONINO: "SINDACATI BARBARI, OSCURANTISTI E RETROGRADI"
Da un lancio dell'agenzia AGI delle 13.19
Roma, 22 gen. - Emma Bonino ha una sola parola, per i sindacati. Anzi, ne ha tre: "Barbari, oscurantisti e retrogradi". Epiteti che gira anche ai partiti, colpevoli a suo
dire quanto i sindacati di voler bloccare i referendum sociali e applicarne gia' lo spirito e la lettera quando loro fa comodo.
"Basta leggere i nostri referendum per constatare che in materia di licenziamenti i Radicali, lungi dal mettere in discussione il diritto al preavviso e quello alla giusta causa, chiedono solo di abolire l'istituto del reintegro del licenziato per via giudiziaria", ha detto parlando oggi all'assemblea Radicale che si svolge in un albergo romano.
La posizione dei sindacati "avrebbe qualche dignita' se, come abbiamo scoperto da poco, gli stessi partiti e gli stessi sindacati che oggi presentano l'abolizione del reintegro come una sorta di ritorno alla barbarie, questi stessi partiti e sindacati non avessero fin dal 1990 chiesto ed ottenuto una deroga alla legge che esime i partiti e i sindacati dall'obbligo del reintegro nei confronti dei loro dipendenti".
Ragione per cui Emma Bonino sfida Cgil Cisl e Uil: "Sono in grado il composto Cofferati, l'astuto D'Antoni e lo scalmanato Larizza di spiegarci perche' cio' che e' consentito all'amministratore di un sindacato deve essere vietato ad un imprenditore?". Continuano gli interrogativi dell'ex commissario europeo: "L'abolizione del reintegro e' una barbarie, o non lo e'? Se lo e', perche' allora loro la applicano?". Conclusione tra gli applausi: "Barbari, barbari, oscurantisti e retrogradi!".
REFERENDUM: BONINO, SINDACATI BARBARI E RETROGRADI
Da un lancio dell'agenzia ANSA delle ore 13.25
ROMA, 22 GEN - I sindacati sono ''barbari, oscurantisti e retrogradi''. Emma Bonino, nel suo intervento all'assemblea nazionale dei radicali attacca sindacalisti e politici ribaltando le accuse fatte negli ultimi giorni al suo partito in merito ai referendum ''sociali''.
L'ex commissario europeo sottolinea che ''i referendum radicali in materia di licenziamenti, lungi dal mettere in discussione il diritto al preavviso e quello alla giusta causa, chiedono solo di abolire l'istituto del reintegro del licenziato per via giudiziaria, peraltro sconosciuto nel resto del mondo''. Bonino aggiunge: ''Gli stessi partiti e gli stessi sindacati che oggi presentano l'abolizione del reintegro come una sorta di ritorno alla barbarie, questi stessi partiti e sindacati hanno, fin dal 1990, chiesto e ottenuto una deroga alla legge che esime i partiti e i sindacati dall'obbligo del reintegro nei confronti dei loro dipendenti''. ''L'abolizione e il reintegro - si chiede
- e' quindi una barbarie o non lo e'? E se lo e', perche' loro, sindacati e partiti, la applicano''.
Emma Bonino non lesina critiche ai leader politici osservando, fra l'altro, che ''il Veltroni del 2000 sui nostri referendum ricorda il Fanfani del '74 su quello del divorzio'': ''con lo stesso stile, sapendo di mentire'', Veltroni ha detto bugie ai lavoratori italiani sulla ''presunta liberta' di licenziamento'' che deriverebbe dal referendum.
REFERENDUM: BONINO A SINDACATI, BARBARI OSCURANTISTI E RETROGRADI (2) =IL VELTRONI DEL 2000 RICORDA IL FANFANI DEL '74
Da un lancio dell'agenzia Adnkronos delle ore 13.28
- Insiste, Bonino, nell'attaccare i sindacati. ''Sono in grado, il composto Cofferati, l'astuto D'Antoni e lo scalmanato Larizza, di spiegarci perche' cio' che e' consentito all'amministratore di un sindacato deve essere vietato ad un imprenditore? L'abolizione del reintegro -chiede ancora- e' una barbarie o non lo e'? Se lo e', perche' i sindacati e anche i partiti lo applicano? Io dico a loro: siete barbari, oscurantisti e
retrogradi''.
E difende a spada tratta i venti referendum, non risparmiando polemiche anche contro i leader della sinistra: ''mi rivolgo a D'Alema e a Veltroni per chiedere: quanti anni ci metterete, questa volta, per darci ragione? Non potreste, per il bene di tutti, accorciare anche voi i tempi del vostro ripensamento?''.
''Il Veltroni del 2000 -osserva Bonino- ricorda il Fanfani del '74. Fanfani, a corto di argomenti, nel scongiurare la legalizzazione del divorzio, cercava di infinocchiare le donne cattoliche dicendo: 'attente! Con il divorzio vostro marito scappera' con la cameriera o con la segretaria'. Con lo stesso stile -ironizza Bonino- sapendo di mentire, ma sapendo anche di suscitare nella platea sdegno e battimani, Veltroni ha detto ai lavoratori italiani: 'noi non riusciamo a considerare liberta' quella di essere licenziati senza preavviso e senza motivo'. Ma chi ha mai proposto questo, caro
Veltroni?''
REGIONALI: BONINO, CORRIAMO DA SOLI E ORA SIAMO ALLA FINESTRA (2)=QUESTE ELEZIONI POSSONO PARTORIRE VERA RIVOLUZIONE FEDERALISTA
Da un lancio dell'agenzia Adnkronos delle ore 13.57
Sulle regionali, avverte Bonino, ''si e' verificato un paradosso tutto italiano, legato alle disattenzioni e alle derive di cui sono capaci alle volte i media, che spesso agiscono come pacchetti di mischia nel rugby: tutti furiosamente sulla stessa palla, guai a chi guarda da un'altra parte. Cosi' si sono dimenticati che il 16 aprile, grazie alla riforma regionale gia' fatta, gli italiani eleggeranno 15 autentiche Assemblee Costituenti,
in grado di partorire su scala regionale, se lo vorranno, la rivoluzione federalista italiana''.
Si e' dimenticato, infatti, avverte la leader radicale, di spiegare la novita', che ''non sta solo nell'elezione diretta del presidente regionale, ma anche nel fatto che le nuove assemblee potranno liberamente scrivere i propri statuti. E si potranno instaurare sistemi referendari a livello decentrato, capaci di sciogliere nodi locali, senza passare per le forche caudine costitute da interssi di burocrazia, partiti e potentati vari''. Per cogliere ''questa irripetibile occasione di svecchiamento istituzionale'', i quindici candidati radicali alle presidenze regionali ''avranno un unico programma, ispirato ai contenuti della rivoluzione liberale e liberista dei referendum''. (segue)
REGIONALI: BONINO, CORRIAMO DA SOLI E ORA SIAMO ALLA FINESTRA (3)
BOSSI E' UN AVVENTURIERO, COME MILOSEVIC
Da un lancio dell'agenzia Adnkronos delle ore 14.21
Bonino, inoltre, sferra un duro attacco alla politica del leader del Carroccio Umberto Bossi. E si chiede: ''che modello persegue la Lega? Mi sembra un insulto all'intelligenza definire federalista la sottocultura nazionalistica e profondamente
anti-liberale del boss padano, che lo apparenta molto piu' ad avventurieri come Milosevic e Zjirinovski, con cui peraltro simpatizza, che non alla nobile tradizione del federalismo di ispirazione liberale. Ma ve l'immaginate la liberta' e la democrazia
cui ambiscono i veneti, i lombardi, i piemontesi, affidate al 'potere padano' di un Bossi trionfante? Mi si accappona la pella a pensarci.
E -ricordando l'apertura 'condizionata' di An alla Lega su possibili alleanze elettorali- non basta certa a rassicurarmi la condizione posta da Fini a Bossi: devi rinunciare alla secessione''.
Bonino se la prende anche con il leader del Cdu. ''Su un piano intellettualmente piu' alto, alimentata da Buttiglione e da qualche pensatore berlusconiano -dice- si e' diffusa in questi ultimi tempi in Italia la moda del cosiddetto federalismo 'renano', di stampo tedesco, che io definirei social-burocratico. Forse funzionava ai tempi della guerra fredda e delle due Germanie. Ma riproporre un cocktail nazionalista austro-bavarese-prussiano in tempi di economia digitale, mi sembra un esercizio abbastanza privo di senso''.
RADICALI: PROTESTE CON FUORI PROGRAMMA DI AUTONOMIA L.
Da un lancio dell'agenzia AGI delle ore 15.27
Roma, 22 gen. - Fuori programma questa mattina, durante l'assemblea dei radicali all'Hotel Ergife, il prof. Severino Antinori, insieme ad una trentina di simpatizzanti di Autonomia Liberale e del Partito d'Azione Liberalsocialista di Bruno Zevi, ha contestato duramente Pannella e Bonino. La discussione si e' originata quando gli addetti all'organizzazione radicale hanno tentato di staccare lo striscione e il manifesto di Autonomia Liberale sul quale oltre al simbolo del movimento campeggiava la scritta: No alla riproduzione di Stato, in riferimento alla legge sulla fecondazione che il Senato dovra' approvare dalla prossima settimana. Il prof. Antinori ha avuto un acceso diverbio con Emma Bonino e con Pannella al tavolo della presidenza, accusando i radicali di adottare "metodi fascisti, non degni di un partito liberale e democratico, ribadendo che l'eredita' politica di Bruno Zevi e' inviolabile e quindi non puo' e non deve essere strumentalizzata".
Pochi giorni prima di morire Zevi non condividendo la decisione di Pannella di aderire al gruppo europeo di Le Pen si era dimesso da presidente onorario del Partito Radicale e aveva aderito, con il suo Partito d'Azione LIberalsocialista, ad Autonomia Liberale.
BONINO: SUI REFERENDUM VELTRONI COME FANFANI NEL '74
Da un lancio dell'agenzia AGI delle ore 16.14
Roma, 22 gen. - Emma Bonino, dopo aver attaccato sindacati e Polo, ne ha anche per la segreteria dei Democratici di sinistra. "Il Veltroni del 2000 ricorda il Fanfani del '74", incalza, "Fanfani, a corto di argomenti per scongiurare la legalizzazione del divorzio, cercava di ingannare le donne cattoliche dicendo loro di stare attente perche' con il divorzio il marito sarebbe scappato con la cameriera o la segretaria".
Tale e quale al Veltroni contemporaneo, che "con lo stesso stile, sapendo di mentire, dice ai lavoratori italiani di non riuscire a considerare liberta' quella di essere licenziatisenza preavviso e senza motivo".
Insomma, "niente di nuovo sotto il sole. Noi davamo voce all'Italia laica con il referendum sul divorzio e voi "ex comunisti" fino alla vigilia del voto paventavate lo scontro con i cattolici su una questione che vi pareva piccolo-borghese".
Segue "l'appello a Massimo D'Alema e a Walter Veltroni", ai quali la Bonino chiede: "quanti anni ci metterete questa volta per darci ragione?".
In attesa di quel momento, i radicali lanciano quelle che chiamano le "quattro modernizzazioni": giustizia, legge elettorale e finanziamento della politica, sinistra e
liberalizzazione del mercato del lavoro, scadenza elettorale delle regionali. Per quanto riguarda quest'ultima "si e' verificato un paradosso tutto italiano: tutti sempre e furiosamente sulla stessa palla, guai a chi guarda da un'altra parte". Per porsi a questa marmellata i radicali correranno da soli in tutte e 15 le regioni interessate alla tornata elettorale.
Pannella, da parte sua, si presentera' in Campania. Nel frattempo i radicali lanciano i loro anatemi su Umberto Bossi.
"Mi sembra un insulto all'intelligenza definiire federalista la sottocultura nazionalistica profondamente antiliberale del boss padano", tuona l'ex Commissario europeo, "una cultura che lo apparenta molto piu' ad avventurieri come Milosevich che non alla nobile tradizione del federalismo di ispirazione liberale".
ASSEMBLEA RADICALI: ALLE 21 INTERVENTO DI PANNELLA
Da un lancio dell'agenzia AGI delle ore 16.21
Roma, 22 gen. - Marco Pannella interverra' questa sera alle 21.15 in chiusura della seconda giornata dei lavori dell'Assemblea Nazionale dei Radicali, in corso a Roma (Hotel Ergife, Via Aurelia 619). Pannella replichera' alle molte odierne prese di posizione sulle iniziative e sugli obiettivi dei Radicali.