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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Rino - 26 gennaio 2000
Campania/centrosinistra
Candidato, i Ds puntano su De Luca

Ultimatum al Ppi: portateci un altro nome. LÆUdeur vira sulla Calabria

PIETRO PERONE

Intorno a un tavolo di Palazzo Chigi, in serata durante il vertice fra i leader del centro sinistra, il caso-Campania è stato uno degli argomenti più dibattuti. Chi candidiamo a presidente della Regione? Dopo il no di Bassolino, lÆunica soluzione passa per un altro sindaco diessino, quello di Salerno, Vincenzo De Luca. Una candidatura che i vertici della Quercia, a cominciare da Pietro Folena, hanno deciso di tenere per un poÆ in »frigorifero , dando nuovamente mandato ai partiti di Centro, a cui la Quercia si affida per trovare lÆaspirante presidente. Scattano così nuove consultazioni, a stretto giro, con lÆindisponibile, Rosa Russo Jervolino, e l'altrettanto indisponibile, Carlo Borgomeo. Il Ppi ha poi voluto inserire nella rosa di nomi anche quello del sottosegretario, Raffaele Cananzi, ma su questÆultima indicazione il resto della coalizione non avrebbe mostrato molto entusiasmo.

Le sorti del centro sinistra campano restano inoltre legate alla scelta che sarà compiuta in Calabria, come già avvenne lo scorso anno durante i coincidenti ribaltoni, quando il Ppi ottenne il presidente Meduri e lÆUdeur Andrea Losco. Ma se questa volta a Lametia Terme dovesse essere »incoronato il ministro udierrino, Agazio Loiero, nel Palazzo di via Santa Lucia si farebbe posto a un diessino, visto che i popolari hanno già ottenuto lungo lo Stivale tre potenziali presidenti. In caso contrario, Mastella porrebbe definitivamente la pregiudiziale, chiedendo la riconferma del presidente uscente. Al club dei »fans di Losco si sono iscritti i diessini calabresi che ieri, dopo la definitiva indisponibilità del sottosegretario, Marco Minniti, hanno rilanciato la candidatura del segretario regionale, Bova.

Complicatissimo mosaico allÆinterno di una coalizione con troppi partiti ed esigenze spesso contrastanti. Al momento il nome di De Luca appare il solo che potrebbe mettere dÆaccordo tutti: ben visto da Mastella, sponsorizzato dai Democratici, accolto positivamente da Verdi, socialisti di Boselli e Rifondazione. Contrari i popolari, »tiepidi i diessini napoletani. Perché? Fra Bassolino e il primo cittadino di Salerno, al di là delle apparenze, non corre buon sangue. Una sorta di concorrenza, sullÆonda di quella storica fra le due città, accentuata dalle diverse collocazioni allÆinterno del partito. Movimentista e »ulivista Bassolino; »dalemiano e concretista De Luca, che negli ultimi tempi non si è trovato dÆaccordo con il collega del capoluogo quasi su nulla: dal ribaltone alla Regione, alle ripetute denunce contro il »napolicentrismo che sottrarrebbe soldi alla »sua Salerno. Insomma, una candidatura di De Luca avrebbe per lÆinquilino di Palazzo San Giacomo il valore di uno schiaffo. E così dagli ambien

ti vicini a Palazzo San Giacomo si rilancia lÆidea di candidare un »non politico , esponente di quella società civile che tanto continua a piacere a una parte dei diesse. Esperienza provata nel Æ95 con il magistrato Giuseppe Vacca, sconfitto da Rastrelli.

 
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