(ANSA) - VENEZIA, 26 GEN - ''Evidentemente Berlusconi ha
ragionato da affarista, e ha deciso di metter su una holding
comprando un' azienda minore per vincere sul mercato. Ne
prendiamo atto, non so se lo faranno gli elettori''. Cosi'
Fabrizio Comencini, segretario dei Veneti d' Europa (Vde),
commenta i l'accordo tra il Carroccio e il Polo, che
escluderebbe i movimenti nati dalla scissione con la Lega Nord.
Un accordo che di fatto annullerebbe l' intesa stretta lo scorso
anno tra lo stesso Comencini e il presidente della regione
Veneto Giancarlo Galan (Fi).
''Von Ribbentropp - commenta l' esponente veneto - diceva che
i patti sono fatti per essere stracciati, evidentemente questo
caso conferma la regola''. ''Noi - aggiunge Comencini - non
ponevamo altre condizione che quelle di creare una classe
politica in grado di trattare con Roma l'autodeterminazione del
Veneto. Galan ora subisce questo accordo fatto a Roma, o ad
Arcore, e dimostra di non essere un presidente degno del
Veneto''. Quanto a Bossi, Comencini afferma che ''e' sull' orlo
del fallimento politico e finanziario, e questo accordo gli
preserva una rappresentanza e certamente un aiuto in denaro''.
Per le prossime regionali i Vde cercheranno un' intesa su un
candidato comune con i Radicali, ''altrimenti - conclude
Comencini - correremo da soli spiegando agli elettori le nostre
ragioni''. (ANSA).
XBO
26-GEN-00 18:29 NNNN