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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Rinascimento - 27 gennaio 2000
PAR CONDICIO. RADICALI: ANCHE DAL POLO PROPOSTA LIBERTICIDA

Dichiarazione di Daniele Capezzone, responsabile informazione dei radicali:

Roma , 27 gennaio 2000 - Da questa estate fino ad oggi, la stampa e le televisioni italiane, essendo impegnate -a testate e reti unificate- a descrivere dapprima le trasvolate ferragostane e poi le manifestazioni "anti-bavaglio" organizzate dal Polo e da Forza Italia, non hanno trovato il tempo di soffermarsi nemmeno per un istante sull'effettivo contenuto delle controproposte dell'"opposizione" in materia di par condicio.

Da mesi, il Polo sostiene che l'85% di tutti gli spazi di comunicazione politica (a pagamento e non, sulle reti nazionali e su quelle locali, sulle reti pubbliche e su quelle private) debba essere riservato alle "due maggiori coalizioni", attribuendo a tutte le altre formazioni poco più o poco meno di uno striminzito "diritto di tribuna".

Sarebbe facile ricordare a chi ha partorito questa proposta che l'abc di una impostazione liberale impone che proprio in campagna elettorale sia garantita a tutti la possibilità di iniziare la propria corsa dalla medesima linea di partenza.

Sarebbe facile ricordare che, se fossero state in vigore norme del genere nel 1994, agli esponenti di un partito nuovo come Forza Italia, poi destinato a raccogliere più del 20% dei consensi, sarebbe stato precluso qualunque significativo accesso al sistema televisivo. Sarebbe facile ricordare che si tratta di una proposta letteralmente fascista, volta ad eliminare in radice la possibilità stessa di immaginare un'alternativa ai due Poli.

Sarebbe facile, appunto, ma sarebbe anche inutile, dal momento, che, al di là dell'una o dell'altra rissa, il Polo ha scelto da tempo di non fare e di non essere opposizione liberale, e neppure, molto semplicemente, opposizione. E' quindi naturale che, anche in materia di comunicazione politica, abbia scelto di attestarsi su una posizione ancora più liberticida di quella della maggioranza. E non era -davvero- impresa da poco.

 
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