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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Rinascimento - 27 gennaio 2000
TERREMOTO: TUTTO ALLA LUCE DELLA NEVE
NEI CONTAINER ANCHE PRESIDENTE E UFFICI REGIONALI

Roma, 27 gennaio 2000

Dichiarazione di MARCELLO CRIVELLINI e MAURO PAOLINELLI

La recente bufera di inchieste giudiziarie e amministrative sulla politica degli aiuti umanitari (Albania, terremoto) non possono sostituirsi all'analisi ragionata di quanto si e' verificato.

Auguriamo all'assessore regionale alla Protezione Civile, Di Odoardo, di poter presto vedere riconosciute le sue ragioni e lo facciamo sinceramente per due ragioni: la prima e' che l'inizio di una inchiesta non puo' sostituirsi alla sentenza, la seconda e' la speranza che i terremotati non debbano aggiungere sentimenti di rabbia alle difficolta' fisiche che gia' sono costretti a sopportare.

C'e' un altro problema urgente per la politica e le istituzioni: il ruolo della amministrazione regionale nel risolvere i problemi della parte piu' sfortunata della popolazione, i terremotati.

Ci possono essere due impostazioni.

Una e' quella di accompagnare, magari con sincera ma tranquilla partecipazione, l'evolversi "naturale" delle cose: adeguando, cioe', i problemi della ricostruzione e delle condizioni dei terremotati ai tempi, ai vincoli e alle normali abitudini dell'amministrazione regionale.

L'altra e' quella di fare il contrario: costringere l'organizzazione dell'ente regione ad adeguarsi ai tempi e ai modi delle soluzioni necessarie e urgenti dei terremotati, se necessario violentando la propria organizzazione in funzione delle necessita'.

Devono essere gli uffici e i responsabili regionali a doversi trasferire sul posto, a governare sul posto i problemi, a curare sul posto ed in fretta le ferite aperte del terremoto, a stare li' sino a quando tutto non sia risolto.

Se il Presidente della Regione sara' radicale e se entreranno in consiglio regionale eletti radicali, trasferiremo gli uffici regionali competenti fra i terremotati, convocheremo li' da subito le riunioni della Giunta e il Presidente vivra' in un container sino a quando l'ultimo terremotato sara' costretto a farlo.

Anche i simboli sono importanti.

E' necessario far capire a tutta la struttura della Regione che il TEMPO ha lo stesso valore degli stanziamenti. Tutto si e' svolto alla luce del sole, dichiara la Giunta Regionale.

Non abbiamo motivo per dubitarne. Ma tutto si sta' svolgendo anche alla luce della neve e del freddo.

I fatti dimostrano che alla luce del sole fin'ora ci sono stati solo i cittadini terremotati, costretti ancora nei "moduli abitativi", come il gergo burocratico definisce i container, e che dormomo ancora con il cappotto. E mentre il gelo sta distruggendo quei tristi paesini metallici si allunga ora lo spiffero di un brutto sospetto che collega ufficialmente gli aiuti umanitari per quel sisma a quelli del campo di Valona. A quando una parola di verita' ai cittadini al posto di sterili e supponenti linee dalemiane di sostegno acritico alla Protezione Civile?

 
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