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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Massimo - 27 gennaio 2000
TERREMOTO

Non sono un esperto, lo premetto e non voglio sollevare nessuna polemica specialmente su aspetti tecnici di cui non sono a conoscenza. Non era questo lo spirito. Mi sono solo chiesto, seguendo sui giornali e sulle Tv, passando con la macchina piu' volte in queste ultime settimane da Colfiorito, se tutto fosse cosi' lineare come Emilio Fede, Forza Italia, e tanti altri mi voglion far credere: semplici ritardi sui lavori, fondi che non si sa dove siano finiti. Il tutto condito con le mediatiche arrabbiature natalizie dei terremotati (gli altri al calduccio con i panettoni, loro al freddo senza niente). In breve: tanta irritante demagogia. Ed ho pensato che forse qualche ulteriore considerazione, che ho letto ed ascoltato da amici di Macerata, puo' arricchire la riflessione. Penso che per trovare una soluzione per la tutela di quelle popolazioni (cosi' come di altre in altre parti d'Italia) qualsiasi idea non sia da buttar via. E dato che l'ho proprio visto ritengo scandaloso il modo, per esempio, con cui il TG

4 ed altri mezzi di informazione hanno trattato l'argomento. Finito il Natale, finiti i problemi. Ripeto: non sono un esperto e posso aver letto e sentito sfondoni, ma mi sono venute in mente le immagini del terremoto a Taiwan, un'isola ad altissimo, costante, rischio sismico, dove da decenni costruiscono adottando criteri di protezione e quelle di Izmit in Turchia.

E non sono proprio sicuro che i terremotati, almeno non tutti, desiderino cosi' tanto rientrare nelle stesse case, trattate antisismicamente, oppure in delle nuove, ma negli stessi luoghi della paura. Io me ne andrei e chiederei agli amministratori di poter scegliere in tal senso ed aiutarmi. Di poter scegliere.

Tutto qui, con lo spirito di voler ragionare e riflettere su un dramma, che non deve essere e non e', solo mediatico. Il rispondere 'sono falsita' e basta' non mi sembra dimostri uno spirito altrettanto aperto alla riflessione.

 
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