Dichiarazione di Daniele Capezzone, responsabile informazione dei radicali:

Roma, 31 gennaio 2000 - Come da copione, al termine di un semestre di "mobilitazione anti-bavaglio" a base di trasvolate estive e di risse invernali, maggioranza e opposizione si preparano, anche in materia di par condicio, ad un nuovo mega-inciucio.

Già oggi in sede di Comitato dei nove, e successivamente in Aula, infatti, Polo e Ulivo sono pronti a mandare in archivio buona parte del testo base, a lasciare irrisolti molti dei nodi più significativi, e ad affidare pilatescamente alla Vigilanza e all'Authority una pericolosissima delega in bianco a scrivere le regole della comunicazione politica in campagna elettorale.

Quindi, in base al nuovo testo su cui si sta lavorando in queste ore (che si limita ad un ambiguo riferimento al principio della "pari opportunità tra le coalizioni e le liste in competizione" in materia elettorale, mentre in materia referendaria si sancisce una incredibile omogeneità di trattamento, nell'ambito dei "favorevoli" e dei "contrari", tra i promotori del referendum e i sostenitori dell'astensione), la Commissione di vigilanza e il Garante saranno liberi, nella loro notoria autonomia, di discriminare in campagna elettorale chiunque sia estraneo ai due Poli, e in campagna referendaria quei Comitati promotori che pure, com'è noto, rappresentano altrettanti Poteri dello Stato.

Complimenti al Polo, dunque, che vince e convince una volta di più.