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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Rino - 1 febbraio 2000
violenza sugli stadi

Tutto l'estabilishment politico sta scoprendo un nuovo fronte di crociata: "Via le svastiche dagli stadi", oppure sospendiamo la partita.

Ma allora sospendiamola quando l'avversario va a terra e tutto lo stadio grida "devi morire!" oppure quando si grida "vi romperemo il culo!".

Domenica sera, tutti i tg nazionali + 90 Minuto, trasmissione seguita dalla metà del paese si è vista mostrare qualche becero ed ignorante striscione laziale (dove giocano due serbi, per altro divenuti eroi durante la guerra in Kosovo, ricordate???).

Io ricordo da sempre striscioni razzisti, volgari, offensivi, gruppi che si chiamano con nomi di bande terroristiche di tutto il mondo (a Napoli, c'erano i Fedayn... o forse ci sono ancora), ma finora era andato tutto bene. Ma se non inquadrati dalle telecamere, queste manifestazioni di imbecillità restano tali e finiscono li.

Adesso invece, prima il duopolio televisivo e politico crea dal nulla l'attualità del "razzismo nello stadio" e poi lo trasforma in un motivo di ordine pubblico, minacciando la chiusura degli stadi, sicchè la prossima volta i filo-serbi potranno tranquillamente darsele di santa ragione con i poveri poliziotti, che fungeranno da necessarie comparse per la prossima menzogna e repressione di regime.

Che vergogna! Ma soprattutto attenti, questa cosa puzza dis volta repressiva.

 
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