Scritto da Pi.Vernaglione il 4-Feb-00:
PI> Sono d'accordo con Antonio che "si sapeva benissimo a cosa si andava incontro", ma non mi convince il suo giudizio sul
PI> contenuto e le potenzialita "rivoluzionarie" dei sette referendum rimasti.
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PI> se, ad esempio, i sette referendum residui fossero stati: sanita, pensioni di anzianita, reintegro, part time,
PI> patronati sindacali, finanzi amento ai partiti, legge elettorale, la valenza della sfida sarebbe rimasta
PI> intatta. Nella situazione attuale, francamente, mi sembra di no.
Come sempre, molto interessante e precisa l'analisi di Piero.
Credo tu abbia ragione, sia sulla non correttezza del trasferire significati sui referendum residui, sia sulla grave riduzione della portata "rivoluzionaria", rispetto al pacchetto iniziale.
Che tale portata fosse lasciata intatta era impensabile; ad esempio, credo nessuno avrebbe scommesso sulla salvezza del quesito relativo alla sanita'. La toppa sul part time ne ha fatto fuori un altro. Sara' amaramente interessante leggere le "motivazioni".
Intendevo dire che, nella situazione tragica del paese, un pacchetto referendario di 7 quesiti, pur non piu' "armonici", pur non piu' "programma", puo' essere comunque un innesco di "rivoluzione" che vale la pena di difendere.
E' vero che e' proprio un'impresa titanica trovare ragioni di ottimismo. Ci si aggrappa.