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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Rinascimento - 7 febbraio 2000
Segue intervista di Marco Pannella al "Corriere della Sera"
Lunedì 7 febbraio 2000 pag.11

Pannella: Silvio ripensaci, lascia il piano »mussolinista

»Il Cavaliere deve decidere: la scelta è tra allearsi con noi oppure con i ribaltonisti Bossi e Buttiglione

ROMA : La cosa che più l'ha fatto arrabbiare è la citazione di Abramo Lincoln, il »credo degli uomini liberi declamato da Silvio Berlusconi a Montecatini Terme: »Quelle frasi le ho fatte conoscereio pubblicandole a pagamento come "dono di Natale" sul Foglio a commento della nostra iniziativa referendaria. E lui non ci ha nemmeno nominati . In altre parole, secondo Marco Pannella, il leader del Polo

è un »copione . Ma c'è di peggio: »Attorno al vuoto politico sta costruendo un nuovo "fascio" di stampo mussolinista . Insomma, si sprecano gli attacchi politici nei confronti del Cavaliere. Compresa l'accusa di non volere spendere una lira per i referendum »liberali e liberisti . Ma alla fine, nonostante tutto, il leader radicale si ostina a lasciare aperto uno spiraglio al dialogo: »Il ticket Bonino-Berlusconi è ancora valido .

Eppure Berlusconi sembra ormai avviato sulla via del proporzionale, proprio il sistema elettorale che combattete da sempre.

»E vero. Ma qui sta il punto. Berlusconi deve convincersi che gli elettori del '94 votarono per una radicale riforma di sistema, liberale, antipartitocratica. E non hanno cambiato idea, loro. Dobbiamo, se possibile insieme, tornare, e con maggior forza, ad allora. E per questo che lo scongiuriamo di rivedere il suo

atteggiamento: torni a quelle promesse liberali e liberiste. Scelga fra noi e i ribaltonisti Bossi e Buttiglione .

Sostiene che anche lui vuole fare la rivoluzione liberale. Ma che siete impermeabili a ogni proposta d'accordo. E vi accusa di voler consegnare l'Italia in mano alle sinistre.

»E la sola citazione che ci ha concesso nel discorso di Montecatini. Ha detto che la candidatura di Emma Bonino in Piemonte è un disturbo a favore dei comunisti. Da ridere, mi pare, o da piangere. E poi manda in

giro la sua versione dei fatti .

Quale?

»Raccontano a tutti che li stiamo incalzando in modo ignobile. Invece è lui che non vuole riscegliere le battaglie liberiste del '94 .

E però un dato di fatto che la decisione di presentarsi alle regionali porrà non pochi problemi al Polo. A partire dal Piemonte.

»Come può la candidatura della piemontese Emma Bonino essere considerata proprio dai piemontesi frutto di una volontà di disturbo del Cavaliere e di aiuto ai comunisti? Semmai è vero l'inverso .

Può certamente rubare voti preziosi al centro destra.

»E loro "rubare" a noi e ai comunisti. Ma che modo di ragionare è mai questo? I candidati della lista Bonino hanno pari dignità rispetto agli altri, quelli del centro destra e quelli del centro sinistra. I sondaggi lo confermano. Noi abbiamo un programma preciso: è su questo che si può trovare un accordo. Ma purtroppo passa il tempo e non giungono segnali. E certamente non per colpa nostra. Non passa

settimana che non riproponiamo le ragioni e gli obiettivi della possibile intesa. Lo ha fatto in modo chiaro Emma Bonino e ancora attende una risposta. Nel frattempo hanno fatto l'accordo con Bossi, anatemizzato il referendum maggioritario come una "sciagura", reso Mediaset ancora più di regime, se possibile, della Rai, lasciato i referendum... .

Cioè hanno sbagliato tutto? »Silvio Berlusconi forse non se ne rende nemmeno conto, ma sta rapidamente costituendo un nuovo "fascio" di stampo mussolinista, attorno al vuoto politico e ideale e alla propria immagine ossessivamente proposta e imposta grazie ai mezzi da Paperon de Paperoni, come una specie di simil-superuomo, alla melassa e di plastica .

Parole severe per un possibile alleato. »E la realtà. Ma io torno a scongiurare Berlusconi: torna alle radici liberali e antipartitocratiche, riformatrici del '94. E insisto: il ticket Bonino-Berlusconi è ancora possibile, auspicabile .

Fra le vostre richieste a Berlusconi c'è anche il finanziamento della campagna elettorale per i referendum?

»Non gli abbiamo mai chiesto aiuti. Noi abbiamo già speso 50 miliardi e anni di lotte drammatiche. Lui ne spenda a sua misura. Lui finora per la rivoluzione liberale e liberista non ha versato neanche una lira .

La Corte Costituzionale ha comunque ridotto a un terzo il numero dei quesiti presentati.

»E l'opera di una Corte di regime, Corte di Versailles. Ma il 16 aprile, in virtù della nuova legge, si dovranno eleggere almeno 5 consigli regionali liberali e liberisti per riproporre tutti i referendum bocciati e altri subito dopo le politiche, che possono essere indette fra pochi mesi. Spero che il Polo, come il nuovo

presidente della Confindustria, queste cose le tenga ben presente .

Roberto Zuccolini

 
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