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Conferenza Rivoluzione liberale
Aduc Associazione - 9 febbraio 2000
ANTITRUST E INDUSTRIE FARMACEUTICHE

COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC

Associazione per i diritti degli utenti e consumatori

URL: http://www.aduc.it

mailto aduc.it@aduc.it

Tel.055290606 - 0552302266

APERTA UN'INDAGINE SU ALCUNE AZIENDE CHE HANNO PROPOSTO PREZZI UGUALI AD UNA GARA DI UN'ASL. MA L'ASSOCIAZIONE DI QUESTE AZIENDE -FARMINDUSTRIA- ERA GIA' STATA CONDANNATA A DICEMBRE PER LO STESSO MOTIVO .... E NONOSTANTE QUESTO NON HA CAMBIATO I SUOI METODI COMMERCIALI .....

Firenze, 9 Febbraio 2000. L'Antitrust ha deciso di aprire un'indagine nei confronti di alcune aziende farmaceutiche che avrebbero presentato offerte di farmaci con importi identici per una gara d'appalto di una Asl toscana.

Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.

Noi non abbiamo la memoria corta per non ricordare che solo alla fine dello scorso mese di dicembre la stessa Antitrust aveva condannato Farmindustria (che raggruppa 217 industrie farmaceutiche, tra cui quelle incriminate) per comportamento lesivo della concorrenza.

Una delle regole che erano ritenute colpevoli era quella che, alle sue associate, Farmindustria impone -nella partecipazione a gare di appalto per forniture ad aziende pubbliche- uno sconto massimo del 50%. Se si considera che per legge gli sconti che si possono fare alle aziende pubbliche non possono essere superiori al 50%, si capisce che il prezzo che viene offerto e' uguale da parte di chiunque; non a caso, infatti, chi partecipa agli appalti, spesso, non e' l'azienda X o Y, ma un cartello di diverse aziende (eufemisticamente chiamato Raggruppamento Temporaneo di Imprese) che si spartisce un mercato dove per partecipare bisogna sottostare alle regole imposte dalla stessa Farmindustria.

Con questa indagine avviata oggi, l'Antitrust intenderebbe accertare se ci sia un'intesa piu' ampia tra le imprese farmaceutiche per condizionare il mercato.

Cio' che consigliamo all'Antitrust e' di non perdere tanto tempo, perche' questa intesa c'e' gia' ed ha un ente di coordinamento che si chiama Farmindustria, gia' a suo tempo condannata (senza sanzione, pero') dalla stessa Antitrust, ed uno dei motivi della condanna era proprio per quel 50% di cui abbiamo ricordato sopra i particolari. Non solo, ma raccomandiamo all'Antitrust di andarci pesante con le sanzioni, perche' se ad una condanna precedente che -proprio perche' senza sanzioni- la pena era del tipo "ragazzi ... non lo fate piu' ..."", solo pochi mesi dopo si viene "cuccati" per lo stesso comportamento lesivo della concorrenza, vuol dire che le "buone maniere" servono a poco.

 
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