CASO CACCAVALE: Parlare a suocera perché nuora intendaDichiarazione di Gianfranco Dell'Alba, deputato europeo della Lista Pannella
28 gennaio 1998
Di fronte ad un offensiva in piena regola di vecchi e nuovi democristiani per impadronirsi del pacchetto elettorale di Forza Italia e rieditare la DC, il movimento di Silvio Berlusconi non trova di meglio che effettuare processi interni, peraltro in contumacia, "sospendendo" per tre mesi Ernesto Caccavale, uno dei più apprezzati deputati europei e che ha sempre coerentemente interpretato l'originale vocazione liberal democratica del suo partito.
Ma cosa si rimprovera a Caccavale di tanto grave da giustificare questa misura disciplinare di stampo calcistico, o peggio ancora liceale (Caccavale dovrà forse tornare accompagnato dai genitori?): apparentemente, il fatto di avere, due anni e mezzo fa! - quando si dice la lentezza della giustizia...-, deciso di sostenere pubblicamente Marco Pannella nella sua candidatura alle elezioni politiche suppletive del collegio di Chiaia, Vomero, Posillipo, in vece e luogo del candidato trombato del Polo De Tilla, segnalatosi successivamente solo per aver capeggiato, con identico risultato, ....la Lista Dini in appoggio al sindaco uscente Bassolino!
Se questo é il motivo della sospensione, v'é piuttosto da chiedersi perché Forza Italia non abbia ancora preso provvedimenti contro chi aveva rifiutato l'offerta espressa allora da Pannella di essere l'unico candidato a fronteggiare l'ulivista Siniscalchi - un Pannella, va ricordato, che totalizzo' in quell'occasione oltre il 17% dei suffragi - a beneficio dell'insignificante De Tilla tosto passato dall'altra parte, o contro chi ha determinato, sempre a Napoli, il dimezzamento dei voti in un anno e mezzo al partito di Berlusconi.
Se viceversa questo non é che il pretesto per colpire chi in questi anni ha difeso, in Forza Italia o altrove,, le scelte liberali, liberiste e libertarie espresse dai referendum promossi dai Club Pannella, la riforma della giustizia, il presidenzialismo all'americana e l'uninominale, un approccio pragmatico e realistico sul problema droga, la diffidenza contro qualsiasi "inciucio", allora che questo sia detto chiaramente.