Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
dom 18 mag. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Rinascimento - 11 febbraio 2000
CORRIERE DELLA SERA INTERVISTA A EMMA BONINO
Venerdì 11 febbraio 2000 pag. 5

Bonino: io e Berlusconi a Palazzo Chigi

»Ma la strada per costruire l'accordo passa per le regionali e i referendum

ROMA - Come al solito la sede radicale è un enorme cantiere e anche la stanza di Emma Bonino è un enorme cantiere, così che a un certo punto persino l'intervista sembra trasformarsi in un enorme cantiere, come vigilato dall'incombente presenza di Marco Pannella che entra ed esce, entra ed esce, entra ed esce, mentre l'ex commissaria europea continua imperterrita a parlare e a prendersela con Berlusconi »che, per carità, potrà anche battere il centro-sinistra senza di noi, ma con l'armata Brancaleone che sta progettando rischia di trasformarsi in un D'Alema di centro-destra, asfissiato dalla stessa alleanza che ha costruito: Bossi, Buttiglione, Cossiga, i socialisti... Serve un programma che faccia da collante, o salta tutto. Perché non si può stare insieme solo per dar vita a un fronte anti-comunista: così, invece di guardare avanti, si guarda al passato. Dimenticandosi peraltro che nel '48 il frontismo perse .

Nel frattempo l'officina non intende risparmiare i suoi rumori e anche l'intervista rischierebbe di rimanere un cantiere se non fosse per quel filo rosso che Emma Bonino usa durante tutta la conversazione: »Noi siamo pronti ad un'intesa con il Cavaliere, a patto che lui rispolveri il suo programma del '94 e dia vita a una primavera riformatrice. Che inizi con le Regionali, passi attraverso i referendum e si consacri alle Politiche del 2001. A quel punto un ticket Berlusconi-Bonino per palazzo Chigi verrebbe nei fatti . Ma prima il leader del Polo deve »decidersi e decidere : servono »parole chiare sul maggioritario, »che era un progetto suo oltre che nostro e che invece lui ha abbandonato ; servono »parole chiare sulle riforme

liberali »che stavano nel suo programma oltre che nei nostri quesiti referendari e sui quali non ha finora detto nulla ; servono »parole chiare »perché non sarà il frontismo anti-comunista a impormi una scelta di campo, dopo aver sentito per una vita che dovevo schierarmi con la Dc o con il Pci .

Qualche »parola chiara il Cavaliere l'avrà detta. Altrimenti che senso avrebbe avuto l'incontro dell'altro ieri con Pannella?

»Io ho parlato con Berlusconi quattro volte tra novembre e dicembre. Sempre sulle stesse cose: programma e referendum. E sempre con le stesse risposte: "E' prematuro, bisogna aspettare le decisioni della Consulta, a Natale la gente non si occupa di politica"... Nel frattempo lui negoziava con la Lega. Ma il Paese ha bisogno urgente delle riforme, non si può continuare a rinviare tutto, magari dopo aver sconfitto i comunisti che mangiano i bambini. Berlusconi sta adottando la politica della sommatoria: prende Bossi, poi Buttiglione, poi Cossiga, poi i socialisti, poi, poi, poi... Poi il 40% della gente non va più a votare. E di questi chi si occupa? .

Lei a quanto pare, visto che i sondaggi la danno in ascesa.

»Per me è più importante rimotivare la gente alla politica, invece di sommare cene e pranzi abruzzesi o lumbard che... Ciao, Marco . »Emma - sorride Pannella - non ti fidare di questi giornalisti di regime . » Dicevo, c'è bisogno delle riforme. Noi e Berlusconi potremmo iniziare a farle tra poche settimane .

Che vuol dire?

»Che ci sono i referendum e le Regionali. Il voto di aprile darà vita a Consigli regionali che saranno vere e proprie assemblee costituenti, perché ogni Consiglio potrà darsi un proprio statuto e varare una propria legge elettorale. Noi vorremmo costruire regioni presidenzialiste sul modello federalista americano. L'alternativa a questo cos'è: la fotocopia del modello romano? Con l'Ulivo che candida in Lombardia il proporzionalista Martinazzoli e in Piemonte la maggioritaria Turco? Berlusconi vuole cogliere l'occasione o no? .

E lui cosa vi ha risposto finora?

»Che deve riunire il consiglio nazionale di Forza Italia... Io penso che lasciar cadere l'intesa sarebbe suicida per il Paese oltre che per il centro-destra .

Secondo i sondaggi, senza un'intesa con voi il Polo perderebbe in Piemonte e forse anche in Veneto.

»Berlusconi sostiene di aver già vinto senza di noi. Bene, vorrà dire che non avremo pesi sulla coscienza... Dimmi, Marco . »Guarda che poi questi scrivono quello che vogliono , gigioneggia Pannella affacciandosi alla porta. La Bonino sorride: »Cosa stavamo dicendo? .

Che non è facile vivere con un padre padrone...

»Ci hanno dipinti come il vampiro e la fanciulla, invece è un rapporto appassionante. A volte anche difficile, lo riconosco: Marco spesso non lo capisco quando parla, mentre lui si irrita perché ho un linguaggio troppo lineare .

Torniamo a Berlusconi.

»Che strano. Secondo lui siamo ininfluenti. Mi chiedo allora perché, nonostante gli accordi con Bossi e Buttiglione, nonostante che io al Quirinale era meglio lasciar perdere, nonostante siamo dei rompipalle, antipatici, indigesti, perché lui ci viene a cercare? .

Forse perché punta all'intesa?

»Ma finora risposte di merito non ne ha date. E io sono pronta a raccogliere le firme per presentare le liste alle Regionali. E smettiamola con certe voci secondo cui a noi toccherebbe la Campania e a loro il Piemonte .

Qual è il limite di tempo per raggiungere l'accordo?

»Il limite mio, che sono la più incavolata di tutti, è già scaduto. Ma siccome non sono per il tanto peggio tanto meglio, mi va bene che si continui a trattare .

A proposito di trattative: cosa c'è di vero sul presunto accordo economico con Berlusconi per Radio Radicale, che sarebbe saltato perché voi avreste aumentato le richieste?

»A parte la volgarità di certe voci, per cui io in pratica avrei tentato un'estorsione, a Berlusconi è stato detto: noi abbiamo messo in piedi un'offensiva riformatrice attraverso i referendum. Per farli abbiamo speso 50 miliardi. Tu vuoi investire nell'operazione o no? La trattativa è fallita per una miseria di 10 miliardi.

Ora, è vero che io sono in vendita, ma francamente non sono in saldo .

Insomma, è fiduciosa o pessimista sulla possibilità di un accordo?

»Fiduciosa è un aggettivo inadeguato. Io sono razionalmente convinta che non possa non esserci un accordo. A meno che Berlusconi non abbia deciso di costruire la Dc del Duemila. Ma se invece di fare l'oligarca di palazzo guardasse al Paese, se ne convincerebbe. Ed eviterebbe di ritrovarsi paralizzato come lo è oggi D'Alema. Guardatelo il premier: stretto nella sua solitudine ora si rende conto delle sabbie mobili in cui si è andato a cacciare, dopo aver fatto il pesce in barile un anno fa con il referendum sulla legge elettorale e dopo aver pensato che "tanto Cossiga me lo gestisco io". Ecco, io mi auguro che l'accordo si faccia. Per battere programmaticamente una sinistra che non riesce nemmeno a governare il declino e che punta a demonizzare Berlusconi: oggi per D'Alema il pericolo è Haider, per Cofferati fino a pochi giorni fa ero io .

Se non ci fosse l'accordo per le Regionali, sarebbe possibile trovare un'intesa per le politiche?

»Mai dire mai. Ma perché dovremmo perdere un anno? .

Perché se magari il 16 aprile otteneste un successo, dopo potreste trattare da una condizione di forza.

»Forse no, forse sì, ma non è questo il mio retropensiero... Uffa, Marco... .

Francesco Verderami

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail