Da oggi entra in vigore il "Test of willing index", il nuovo indice governativo che misura il quoziente di volonta' dei partecipanti alla vita politica dei vari partiti. I dati di febbraio confermano sotto lo zero tutti i partiti italiani, eccetto il partito marxista-leninista (non pervenuto).
In picchiata la Lega di Bossi (-11%) e Cossiga (-24%). La causa viene indicata nell'accordo col Polo di Silvio Berlusconi.
Il leader di Forza Italia, dal canto suo, era in netta ascesa, ma si e' arrestato in via della Panetteria (-3%). In picchiata anche il tasso di volonta' dei radicali delle liste di Emma Bonino: -56%, in linea con l'inflazione turca. Pare infatti che i simpatici candidati-militanti (tasso di volonta' -78%) dopo una sgobbatina di qualche settimana con questo freddo a raccogliere le firme per strada a ritmo stakanovistico, verranno fatti accomodare alle provinciali di Istambul. Gia' allertati i responsabili del PR all'Onu per il cambio di residenza. "Pero' questa volta -tuonano i candidati di Genova e Firenze- le spese di cancelleria se li accolleranno loro".
Ricordiamo che l'indice governativo non ha tra i propri panieri i Ds per ovvi motivi di opportunita'
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