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Conferenza Rivoluzione liberale
Poretti Donatella - 12 febbraio 2000
QUANTO VALE EMMA BONINO?
Radicali vicini all'intesa con il Polo, cattolici pronti alla rottura. Gioco al rialzo del governo: e se si potessero unire i referendum alle elezioni regionali?

Da Liberazione, sabato 12 febbraio 2000

Re Silvio vuole scritturarla nella sua compagnia di giro. Ad ogni costo. E' disposto persino a chiudere un occhio mentre Pannella rolla una canna. Il premier con i baffi non e' tipo da stare a guardare. Sull'onda dell'amata Luna Rossa, D'Alema pensa alla sua personale coppa America. E cosi' accarezza il sogno di passare alla storia come l'uomo del maggioritario. L'innovatore, quello che a cavallo di un Asinello in fine domato conduce il paese verso un bipolarismo compiuto. Con le buone o con le cattive. Quanto vale Emma Bonino? Il Polo promette cinque regioni, una possibile futura premiership per le politiche e investimenti finanziari sulla pericolante Radio dei radicali. Ma il governo ha un asso nella manica. In Transatlantico circola la voce di un progetto per accorpare il voto referendario alle prossime elezioni regionali del 16 aprile. Il Velino di Lino Jannuzzi conferma. Di piu': indica la paternita' del piano nella persona dell'ineffabile ministro asinista dell'Interno, Enzo Bianco. Alla faccia del "ba

ttiquorum" e della stessa regolarita' costituzionale dell'iniziativa. "Se fossero voci con qualche fondamento la decisione sarebbe grave e inammissibile. E noi - avvisa Franco Giordano, Rifondazione comunista - ci opporremo con grande determinazione". Anche perche' la maggioranza di governo non si e' mostrata indifferente al fascino di super Emma, uno per tutti il "liberale di sinistra" Pietro Folena. Del resto il premier con i baffi da giocatore di poker sa benissimo che la mano e' ancora aperta: se il popolare Franco Marini rivivrebbe la sconfitta del maggioritario e i comitati per il "No" altre mille e mille volte, gli Asinelli disarcionerebbero una riforma elettorale per neutralizzare il referendum antiproporzionale. E le complicazioni non finiscono certo qua. Con un occhio ai bei tempi andati di "Emma for president" e l'altro all'America, la Bonino rompe il silenzio. "Noi siamo pronti ad un'intesa con il Cavaliere - dice super Emma al Corriere della Sera - a patto che lui dia vita ad una primavera rifor

matrice. Che inizi con le regionali, passi attraverso i referendum e si consacri alle politiche del 2001. A quel punto un ticket Berlusconi-Bonino per Palazzo Chigi verrebbe nei fatti". Musica per le orecchie dell'Elefantone Ferrara. E poi Pannella e Berlusconi si sono scoperti ottimi commensali. "Ci teniamo in contatto continuo" - assicura super Marco. Al tempo stesso Umberto Bossi non nasconde la sua avversita' nei confronti dei radicali. Ritrova la voce cavernosa, e insieme a quella il celodurismo che l'ha reso famoso. "Il successo alle europee della Lista Bonino e' da archiviare come un errore madornale, uno sbaglio che non si ripetera'". Il senatur ostenta indifferenza: "Boh - bofonchia - Berlusconi a casa sua fa quello che vuole come io a casa mia faccio quello che mi pare". Il centro del centrodestra si ribella. Il Cdu si oppone a qualsiasi ipotesi d'intesa tra Polo e radicali. "Non so come Forza Italia possa accettare un accordo del genere", dice Rocco Buttiglione. Per Publio Fiori, An, un accordo po

litico con i radicali romperebbe il Polo e spaccherebbe An. Pierferdinando Casini, Ccd, non ha fatto mistero delle sue perplessita'. Emma Bonino e' tornata star. Ora attacca senza mezzi termini chi vuole rompere le uova poliste nel paniere radicale. "Ma che bella schiera di combattenti - dice - uniti per sparare contro i radicali, come se fossero anche loro "komunisti". Pannella e Berlusconi, loro sanno benissimo che devono fare patti chiari per un'amicizia lunga. Eccoli, la bella schiera: Bossi, con la consueta eleganza, Buttiglione che annuncia di esser pronto a "fuoriuscire" non si sa bene da dove, Publio Fiori che in nome dei "cattolici" (loro non c'entrano nulla) coglie l'occasione per ribadire la condanna dell'aborto contro il "pericolo" della "pillola del giorno dopo" e chiama questo: "difesa dell'embrione". A noi - conclude Emma Bonino - importano solamente gli obiettivi e gli impegni da proporre agli elettori, in modo tale che diventi impossibile, questa volta, tradirli o smarrirli. Non chiediamo, n

oi, nemmeno un eletto, nemmeno un soldo". Eppure il prezzo e' alto, altissimo. Il marchio B&B e' piaciuto a re Silvio, lo trova pubblicitariamente magnifico. Al punto di fargli vincere le elezioni. Da parte sua Gianfranco Fini, una volta ritrovato il sorriso, puo' persino permettersi qualche frecciattina a Bossi. E D'Alema sogna la strambata decisiva, capace di farli vincere politiche e regionali.

Frida Nacinovich

 
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