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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Rinascimento - 12 febbraio 2000
PANNELLA: ABBIAMO DETTO IERI A SILVIO BERLUSCONI...
OCCORRERA' VERIFICARE LA COMPATIBILITA' DEI DUE PROGRAMMI

Roma, 12 febbraio 2000

Abbiamo ieri confermato a Silvio Berlusconi il nostro "progetto" di rivoluzione liberale e federalista che passa attraverso le sette schede referendarie e l'ottava scheda per le elezioni regionali del 16 aprile. Ne indichiamo alcuni punti:

lo Statuto-Costituzione del nuovo Stato-Regione prevederà l'elezione diretta "americana" del Presidente-Governatore e dei Consiglieri-Deputati, e recepirà l'intero sistema referendario svizzero;

agli Stati-Regioni sarà trasferito il massimo di poteri e funzioni tecnicamente compatibile con la Costituzione italiana;

le neo-elette Regioni chiederanno l'indizione per la primavera del 2001 ( o per l'autunno, se le elezioni politiche non saranno anticipate) dei referendum abrogativi delle norme che vincolano e limitano il legittimo uso delle nuove forme di lavoro ("referendum sociali"), e, inoltre, di referendum che non autorizzino pensioni di anzianità prima del compimento del cinquantasettesimo anno di età, che riformino (e non: abroghino) il sistema sanitario italiano, che abroghino il finanziamento pubblico di partiti, sindacati, patronati.

Abbiamo convenuto che, non appena esso sarà portato alla nostra conoscenza, stabiliremo la compatibilità del "progetto" del Polo con il nostro, assolutamente disponibili a promuovere emendamenti reciproci, per giungere ad un "progetto" eventualmente "terzo" rispetto ai due preesistenti. Quanto ci è stato anticipato da Silvio Berlusconi ci sembra sicuramente interessante e da prendere in adeguata e rapida considerazione. Questo è quanto di serio è sul tappeto.

Per noi non si tratta, in primo luogo, di "battere comunque i komunisti", ma di vincere la scommessa della Riforma liberale e liberista, libertaria e antipartitocratica della Repubblica italiana. E' questo che tanta parte degli italiani chiede e spera.

Per nostro conto, costruire programmi e candidature liberali e liberisti, di liberali e liberisti sui quali chiedere il voto degli italiani, è quanto andava e va fatto; assicurare la partecipazione piena del corpo elettorale intero, associarlo al "progetto", è ciò che ci proponiamo e da tempo proponiamo al leader del Polo.

Ci permetteremmo, per finire, di auspicare che la bella squadra del Polo e dintorni, il cui livello civile e le cui convinzioni "liberali" stanno emergendo in queste ore, si riservi di continuare ad esibirsi fra qualche giorno, e, intanto, si riposi un poco dello "stress" cui ci spiace di aver contribuito a far precipitare gli ottimi Bossi e Buttiglione e l'intera squadra che dovrà "battere i komunisti".

 
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