Roma, 13 febbraio 2000
Su "Il Tempo" di domani lunedì 14 febbraio 2000 (preghiera di citare la fonte) comparirà il seguente intervento di Marco Pannella:
E ora così parlò Fini: "Con i radicali nessuna alleanza strategica, politica per governare. Possiamo solamente degnarci di accettare che votino per i nostri 5 candidati nelle 5 regioni del Nord". Questo si chiama parlare chiaro, e gliene diamo atto. Con qualche ora di anticipo, Umberto Bossi dichiaro' che Bonino e Pannella sono Erode, mercanti di droga e di morte. E, per di più, non servono a nulla e i loro voti non sono necessari. Il professor Buttiglione, fra una zuppa di pesce al mare con D'Alema e un po' di pane e vino distribuito nella comunione dei santi del PPE, annuncia che, grazie a Dio e alla Chiesa, non mi condanna a morte ma solamente alla pensione (o ai lavori, non ho capito bene) a vita. Giovanardi e Casini esclamano, con ardente passione cattolica: "mai con gli 'sfasciafamiglie' che ci hanno imposto il divorzio". Fiori Publio scende anche lui in campo e dice: "Fini e Berlusconi dicano no ai radicali o i cattolici se ne andranno da AN".
Silvio Berlusconi attende il Consiglio Nazionale della sua democraticissima Forza Italia per decidere se sui referendum radicali debba dire sì o no o ni ma, aggiunge, Forza Italia, il Polo, Bonino e Pannella devono stare insieme per la Rivoluzione liberale e per quella federalista: non possiamo non "battere insieme i komunisti" e non vincere insieme, per governare poi sempre insieme.
Potremmo, in questo coro sinfonico, appena un po' dodecafonico, far udire la nostra voce, sommessa e umile, anche se non per fornire le gloriose ricette del ragù abruzzese per migliorare la dieta italiana del Polo e dell'Italia? Sì? Allora noi, a nome della immensa maggioranza degli elettori del Polo e, ora ne siamo certi, di tanta parte di quelli delusi dall'Ulivo, proponiamo da mesi, ribadiamo con sempre maggior forza e convinzione da giorni la proposta di alleanza a Silvio Berlusconi e al Polo tutto, ivi compresi i suoi nuovi, gloriosi alleati (mancava e in parte manca ancora solo l'amico Pino Rauti e la buonanima di Khomeini, clerico-moderato intransigente anche lui) sulla base di un rigoroso, articolato progetto di alternativa al regime partitocratico, oltre tutto sostenuto da almeno 28 milioni di firme autenticate di elettrici ed elettori italiani. Per - ripetiamolo ancora - una battaglia di diritto e di libertà che cominci da subito, si incardini con una possente vittoria alle Regionali e con un sì ma
ssiccio e trionfale ai referendum, con una grande vittoria komune e anti-komunista alle elezioni politiche.
L'amico Silvio Berlusconi e anche i cari amici Umberto Bossi, Rocco Buttiglione e Non So Come Pedrizzi chiedano a Datamedia di porre una questione agli italiani. Per esempio questa: "preferite voi il ticket, il tandem Bonino-Berlusconi o il vagone Umberto Bossi- Rocco Buttiglione - onorevole Lusetti - Presidente Cossiga - Fiori Publio, senatore Pedrizzi - Monsignor Gianni Baget Bozzo - Emilio Fede - Silvio Berlusconi". In attesa della risposta del mago Crespi di Datamedia e fuor di scherzo aggiungo: "Smettetela di scherzare, Rivoluzione liberale e Rivoluzione federalista 'amerikana' , tutti insieme. Belli come siete e vi confermate, e come siamo, non possiamo che vincere". Attendiamo, fiduciosi e forti, la vostra risposta.