Roma, 14 febbraio 2000
Da tre giorni apprendiamo da tutti gli organi di informazione che sarebbero in corso "consultazioni", promosse dal Ministero degli Interni, per raccogliere le opinioni delle forze politiche sulla data di convocazione dei sette referendum ammessi dalla Corte Costituzionale. Nessuno, nemmeno un usciere del Viminale, ha finora ritenuto di interpellare i Comitati promotori.
Torniamo a far presente al Governo e al Ministro Bianco che il compito, la funzione istituzionale propria dei Comitati promotori, in quanto Poteri dello Stato, consiste innanzitutto nel vigilare sulle procedure di tenuta dei referendum stessi.
Sarebbe bene che se ne ricordassero tutti gli altri Poteri dello Stato coinvolti nella vicenda, e che, conseguentemente, smettessero di considerare i Comitati promotori alla stregua di meri soggetti passivi delle proprie decisioni, oltre che delle proprie usurpazioni ed invasioni di campo.