(ANSA) - CITTA' DEL VATICANO, 14 FEB - Le leggi che
''legalizzano aborto, eutanasia, sterilizzazione e
pianificazione delle nascite'' non sono ne' una
''ineluttabilita''' ne' una ''necessita' sociale'' e il Papa
chiama a una mobilitazione contro di esse e contro la
''silenziosa e crudele selezione per cui i piu' deboli vengono
igiustamente eliminati''.
E' un nuovo e forte appello, - ''non si lasci nulla di
intentato per eliminare il diritto legalizzato o almeno per
limitare il danno di tali leggi'' - in difesa della vita e
contro le leggi civili a suo avviso contrarie alla legge morale
quello che Giovanni Paolo II rivolge oggi, in occasione del
quinto anniversario della sua enciclica Evangelium vitae,
celebrato da una assemblea della Pontificia accademia per la
vita.
Il ''messaggio'' dell'enciclica, osserva il Pontefice,
incontra una ''persistente difficolta''', ma la sua validita'
''resta immutata'', visto che ''le politiche e le legislazioni
contrarie alla vita stanno portando le societa' al decadimento,
non solo morale ma anche demografico ed economico''. E tale
messaggio ''puo' essere presentato non solo come vera e
autentica indicazione per la rinascita morale, ma anche come
punto di riferimento per la salvezza civile''. (SEGUE).
(ANSA) - CITTA' DEL VATICANO, 14 FEB - Papa Wojtyla critica
''quella sorta di mentalita' rinunciataria'' che porta a
ritenere che ''le leggi contrarie al diritto alla vita'', cioe'
quelle che ''legalizzano l'aborto, l'eutanasia, la
sterilizzazione e la pianificazione delle nascite con metodi
contrari alla vita e alla dignita' del matrimonio'',
''presentino una loro ineluttabilita' e siano ormai quasi una
necessita' sociale''. Per il Papa ''al contrario esse
costituiscono un germe di corruzione della societa' e dei suoi
fondamenti''.
E ''la coscienza civile e morale non puo' accettare questa
falsa ineluttabilita', cosi' come non accetta l'idea della
ineluttabilita' delle guerre o degli stermini inter-etnici''.
Per questo Giovanni Paolo II rinnova l'appello a tutti e
''specialmente ai legislatori'' ''a un rinnovato e concorde
impegno per la modifica delle leggi ingiuste che legittimano o
tollerano tali violenze''. ''Non si lasci nulla di intentato -
chiede il Pontefice - per eliminare il delitto legalizzato o
almeno per limitare il danno di tali leggi, mantenendo viva la
consapevolezza del dovere radicale di rispettare il diritto alla
vita dal concepimento alla morte naturale di ogni essere umano,
fosse anche l'ultimo e il meno dotato''.(SEGUE).
(ANSA) - CITTA' DEL VATICANO, 14 FEB - ''Rinnovo - precisa
ancora il Papa - l'appello che nell'enciclica ho rivolto a tutta
la chiesa: agli scienziati e ai medici, agli educatori e alle
famiglie come a quanti operano nei mezzi di comunicazione
sociale e, in modo speciale, ai cultori del diritto e ai
legislatori: sara' grazie all'impegno di tutti che il diritto
alla vita potra' trovare, in questo mondo a cui non mancano i
beni necessari se ben distribuiti, concreta applicazione''. Solo
cosi' ''si superera' quella sorta di silenziosa e crudele
selezione per cui i piu' deboli vengono ingiustamente
eliminati''.
Chi si mobilita ''per questa grande causa'', aggiunge il
Pontefice, sappia che ''ogni passo fatto in difesa del diritto
alla vita e nella concreta promozione di esso, e' un passo verso
la pace e la civilta'''.
Il Papa chiede infine alla Chiesa di impegnarsi a fondo per
un cambio di mentalita' in questo settore e ammonisce che ''una
autentica pastorale della vita non puo' essere semplicemnte
delegata a movimenti specifici, pur sempre meritori, operanti
nel campo socio-politico'', bensi' ''deve sempre restare quale
parte integrante della pastorale ecclesiale''. (ANSA).
CHR
14-FEB-00 12:51 NNNN