Roma, 15 febbraio 2000
POLO-RADICALI: MARTINO A FIORI, LA DC NON ERA CONFESSIONALE
Antonio Martino, deputato di Forza Italia: "Mi sembra bizzarra anche dal punto di vista di un cattolico l'idea che scopo dei politici italiani sia quello di difendere il Papa dalle critiche di Pannella. Il Papa non ha bisogno certamente di questa difesa. Ma ancora più bizzarra è l'idea che la valutazione dei programmi politici di un movimento, di un partito, debba essere quella di vedere se è in sintonia o meno con i pronunciamenti della Chiesa. Neanche la DC ammetteva di essere un partito confessionale. Mi sembra davvero che Publio Fiori sia rimasto ad una visione della politica molto lontana dalla nostra".
Manlio Contento, deputato di AN: "Ritengo che le affermazioni contrapposte sul piano dei principi di molte personalità politiche vadano apprezzate per quanto concerne gli aspetti di difesa dei valori. Ma vanno riportate sul piano della realtà politica per quanto riguarda i giochi che sono in corso. La preoccupazione più grande in questo momento è che la sinistra riesca a prevalere nei confronti di quelle forze che vogliono innovare la società. Fermi restando i principi che ciascuno deve difendere secondo le proprie convinzioni, è estremamente importante dare un futuro al paese e gli eccessi nei litigi e nei distinguo rendono ancora più difficile raggiungere una metà come questa.
Giampaolo Landi, deputato di AN : "Ho già dichiarato che sono favorevole ad un accordo politico con i radicali. Credo che il patrimonio comune che contraddistingue le posizioni di AN con quelle dei radicali sia molto forte. Mi riferisco in particolare ai referendum sul finanziamento ai partiti e contro la proporzionale. Mi sembra un collante forte che lega AN ai radicali. Se AN e i radicali raggiungessero insieme il 20%, potrebbero diventare un argine, una diga forte contro la politica neo consociativa che temo incominci ad apparire in alcune forze legate al Polo delle libertà".