Roma, 16 febbraio 2000"Centro-sinistra e centro-destra stanno dando probante manifestazione dell'impossibilità di sistema di governare non solamente le istituzioni ma anche la semplice quotidianità, dissipando se stessi e tutto quello che incontrano sul loro cammino.
Il problema che su tutti sovrasta e condiziona il fattibile è uno:
lo Statuto-Costituzione dello Stato-Regione Campano ( proporremmo la dizione Napoli-Campania) sarà quello di modello "romano" , o quello "americano -anglosassone "? Si eleggeranno - cioè - il Presidente-Governatore e i consiglieri -deputati con elezione uninominale diretta ad un turno, come proponiamo, o con modelli "continentali"? Instaureremo il sistema referendario svizzero, di radicale sussidiarietà a partire dai diritti-doveri dei cittadini, della persona, o a partire da etnie, da fazioni ideologiche, partitocratiche, confessionali, camorristiche?
Non ho avuto il piacere e l'onore di un solo "opinionista", di un solo "politologo", di un solo esponente del potere "politico", economico, editoriale, sul metodo e il merito dell'unico progetto annunciato per le elezioni del 16 aprile.
Temo che ci troviamo dinanzi alla ennesima conferma di una irrimediabile putrefazione della società politica, civile, economica della nostra Regione e della sua capitale. Proponiamo urgentemente al mondo politico, culturale, imprenditoriale un confronto sul duplice obiettivo della rivoluzione federalista, quale illustrata dal progetto di Statuto, e dal progetto referendario liberale e liberista, indipendentemente dai risultati immediati del "golpe" anticostituzionale della Consulta".