Pare che numerose organizzazioni non governative americane presso l'ONU abbia lanciato una campagna per chiedere al segretario generale Kofi Annan ti togliere al Vaticano lo status di osservatore permanente. Con lo slogan "Via il Vaticano dall'ONU" queste organizzazioni puntano il dito contro la "morale" della Chiesa cattolica che si oppone alle politiche demografiche. C'è qualcuno che ne sappia di più?
Perché credo che il problema sia tremendamente serio e urgente. Le Americhe, dal Messico in giù, ma anche i paesi africani accrescono le loro popolazioni a ritmi calcolati fra il 2-5 per cento l'anno. Per non dire dei paesi asiatici. Gli storici dell'economia hanno calcolato che per la minima sussistenza di una popolazione proliferante al ritmo del 3 per cento medio, è necessario un volume di investimento del 7,5 per cento, e ne siamo ben lontani; questo senza considerare la non irrilevante questione della "dignità personale nel vivere".
Ora chi condanna la contraccezione, la limitazione delle nascite, la procreazione responsabile, dovrebbe spiegare - e dovrebbero spiegarlo anche tutti i plaudenti cortigiani - quando e come la bomba demografica potrà essere disinnescata; o se invece ritengano ineluttabile, provvidenziale l'autentico sterminio per fame e malattie in corso. Dinanzi alla bomba demografica del Terzo Mondo, e indifferente alle stragi provocate dall'AIDS, la Chiesa cattolica romana continua nella condanna del profilattico e della contraccezione. Porre il Vaticano dinanzi alle sue gravi responsabilità è davvero il minimo, e l'iniziativa delle organizzazioni non governative americane mi sembra - per come l'ho intesa - lodevole.