ho assistito ieri alla telefonata che ti ha fatto quello che nella tua e-mail definisci "rozzo di nome e di fatto", e devo dire che abbiamo un metro di giudizio diverso per classificare l'eleganza e la raffinatezza. A me, quella di Ignazio Marcozzi Rozzi, e' parsa una telefonata piu' che civile. Ti ha semplicemente ricordato come stavano le cose e cioe' che tu avevi detto si' alla candidatura e che domenica scorsa avresti dovuto firmare l'accettazione, cosa che non hai fatto non perche' avessi deciso di non candidarti piu', ma per altri impegni. C'e' stato, nelle parole di Ignazio, il massimo di rispetto nei confronti della tua persona.
Nella tua e-mail arrivi, dopo queste premesse, al dunque: cioe' al tuo dissenso nei confronti della posizione della Lista Bonino sul non abbinamento delle scadenza referendaria con quella regionale. Quelle che tu chiami "imperscrutabili" ragioni erano in realta' semplici ragioni di buon senso che suggerivano di non unificare due scadenze prettamente politiche. Oggi e' stata fissata la data del 21 maggio che e' quella che noi abbiamo richiesto e che, mi pare, tagli la testa al toro anche su possibili ricorsi da parte nostra nei confronti del Governo.
Della mia e-mail cogli un dato di stanchezza che e' reale; certo che se non si puo' avere la qualita' unita alla quantita'... ci si deve accontentare.
Non so chi ti vorrebbe "servo ossequiente" piuttosto che amico leale. Mi auguro anch'io che la nostra reciproca collaborazione non venga a mancare.
Ciao
Rita