Roma, 20 Febbraio 2000
Gli interventi di Emma Bonino e Marco Pannella. Sono emerse preoccupazioni e riserve per le posizioni di molte componenti del nuovo "Polo cattolico.
Bonino e Pannella hanno proposto al Comitato, che lo ha approvato alla unanimità, di tenere entro la prima settimana di marzo una grande Convenzione radicale.
Si è riunito a Roma, ieri sabato 19 febbraio e oggi, domenica in assemblea straordinaria il Comitato di coordinamento dei radicali allargato ai rappresentanti del Partito Radicale Transnazionale, alle associazioni "Nessuno Tocchi Caino", "Non c'è pace senza Giustizia", ad altri soggetti dell'area, ai parlamentari europei ed italiano, sotto la Presidenza del Coordinatore Marco Cappato.
Nel corso di un approfondito e animato dibattito seguito alle relazioni introduttive del coordinatore Marco Cappato, del Tesoriere del PR Danilo Quinto, di Marco Pannella e di Emma Bonino si è analizzata la situazione con particolare riferimento al "progetto" per la Rivoluzione Liberale e federalista del movimento radicale.
Da parte di un gran numero dei convenuti sono state espresse forti preoccupazioni per l'evolversi dei rapporti con i due Poli, in particolare con il Polo berlusconiano, poiché su quello maggioritario e di Governo non si sono riscontrate sensibili novità, se non alcuni segni di superamento dell'antiradicalismo di fondo di questo schieramento sociale e politico.
La natura acquisita di Polo "cattolico" e "il ticket Berlusconi-Bossi", il livello ingiurioso e "bassamente ideologico" delle polemiche che hanno accompagnato e contraddetto la professata ricerca d'intesa e il proseguimento del dialogo da parte di Silvio Berlusconi verso la Lista Bonino e il movimento radicale, il rischio di omologazione radicale insito nell'informazione che raggiunge il paese hanno occupato buona parte del dibattito.
Marco Pannella ha invece difeso con determinazione la validità e la necessità del dialogo con Berlusconi, e Forza Italia, e anche con An, e del perseguimento di un pieno, chiaro accordo politico generale, elettorale per il 16 Aprile e per le successive elezioni politiche, con al centro il rispetto e l'esaltazione del carattere sociale, radicale, di Terzo Stato che l'accordo deve rappresentare, da subito e concretamente.
Emma Bonino ha da parte sua sottolineato come la preoccupazione e le riserve emerse nel dibattito trovano per il momento e sicuramente corrispondenza in una parte dell'opinione pubblica e che di questo non solamente Silvio Berlusconi ma anche e in primo luogo il movimento radicale deve farsi carico. Le ingiurie, le proclamazioni di veti e fedeltà ideologici di questi giorni sono gli stessi con i quali il popolo italiano e il mondo radicale hanno dovuto di già confrontarsi per decenni, e che hanno sbaragliato, rischiano di allontanare dal Polo quanti abbiano riflessi autenticamente liberali, e quanti sono consapevoli che i problemi che incalzano sono di ben altra natura e qualità. Secondo Emma Bonino il movimento deve quindi, certamente, proseguire e intensificare il dialogo in corso e la ricerca di un accordo ma che sia forte, nobile, propulsivo di una alternativa di contenuti e anche di stile e di linguaggio. Ha anche da parte sua richiamato i radicali alla valutazione assolutamente positiva degli sforzi
(e della loro direzione) in particolare forniti da Marco Pannella in questi mesi.
I lavori si sono conclusi con l'approvazione, pressoché unanime di una convocazione di una grande Convenzione-Assemblea nazionale straordinaria, convocazione proposta insieme da Emma Bonino, Marco Pannella e Marco Cappato.
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