Ottimismo o meno, è questa la strada tracciata sulla quale ricerchiamo, per la rivoluzione liberale e federalista, il consenso degli elettori.Tutte le difficoltà di comunicazione, di raccolta firme e di strategia per i tempi brevi, saranno risolti dai radicali e da coloro che avvertono l'esigenza e l'importanza della rivoluzione liberale e federalista.
L'elezione della Bonino in Piemonte e pochi sparuti consiglieri regionali altrove potranno bastare.
Auspico una grande Convention, non per dire si o no all'accordo, ma per dire che il vero Polo liberale siamo noi: andiamo da soli, votateci in tanti, sarà la vera voce dei cittadini a farsi sentire, ogni voto dato a noi ne vale almeno tre, i cattolici veri non sono Casini, Buttiglione e Fiori, ma sono coloro che lavorano per un equilibrio possibile in Italia e nel mondo con coerenza, con amore e con rispetto della vita e del diritto.
Che l'antiproibizionismo a questo punto entri nello scenario politico quale discriminante assoluta e spartiacque di civiltà e coscienza (e non solo sulla droga).
Protesto formalmente per il mancato invito alla riunione di sabato e domenica scorsi.