Megaconvention radicale ai primi di marzo: previsti, in apertura, 125 minuti di silenzio in attesa che Pannella decida le sorti dei radicali mentre Pannella attende che decidano i radicali.

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Intervista del Messaggino a Emma Bombino:

»Il Cavaliere sta tentando un'operazione aritmetica, a noi serve un accordo sui programmi. Avremo una scusa migliore per dire che ci ha tradito. Sa, se andassimo da soli alle elezioni, facciamo il 17% e ci ritroviamo con una valanga di consiglieri regionali di cu inon ci fidiamo"

ROMA - Camicia scozzese per Emma, un omaggio alle prestesi di Umberto Bossi, doppiopetto con cravatta a piccoli pois (come i suoi consiglieri) per Marco Cannella.

»La nostra base è preoccupata per come il Polo procede nella trattativa -attacca Emma- l'unica risposta ad accordi sul programma è il rinvio al 2001. No, così non va, volevamo ritirare le liste subito".

Signora Bombino, questa è la risposta all'invito nella Casa berlusconiana delle libertà?

»In quella casa ci vivo da quarant'anni. Una strada fatta di oligopoli e di fidejussioni bancarie di Agnelli per quotare in borsa Mediaset. E per difenderla, la libertà, qualche lustro fa sono finita pure in galera a Varsavia. Infatti il Papa (scusi il termine) e' polacco".

D'accordo, ma oggi?

»Noi proponiamo un accordo su concretissime cose da fare. Ci sono tre emergenze per il Paese. La riforma istituzionale, visto che la vittoria del maggioritario non è servita a nulla. La modernizzazione della macchina statale. La partitocrazia, che si fonda sugli accordi tra segreterie di partito. In Inghilterra e in Usa ci sono due partiti anche perche' il concetto di accordo politico e' ritenuto per quello che e', un mero sofisma".

Allude a regionali e referendum?

»Naturale. Stiamo per votare per regioni simili a piccoli Stati, guidate da governatori. Cioe', a noi piacerebbe che fosse cosi', e spesso confondiamo quello che vogliamo con la realta'. Peccato. Ce lo vede lei Sergio Stanzani presidente dell'Emilia? "

Il nuovo patto tra Berlusconi e Bossi?

»Tanti auguri a tutti e due. Ma resto stupita da tutte quelle metafore sui figli e sul guardarsi negli occhi. Forse al Cavaliere interessa il marchio della Lega, specie adesso che può chiederle di rinunciare ai contenuti: alla secessione -per fortuna- all'acqua del Po, eccetera. In realta' potremmo farci meno seghe mentali se guardassimo quello che tutto TUTTO il Paese sta guardando: un accordo per prendere voti e spartirsi i consigli regionali, con tutto cio' che significano in termini di appalti e devastazione dei beni pubblici. Le assicuro che non c'e' un radicale (uno !) pronto a fare il consigliere regionale. Anzi, e' un argomento che da' pure fastidio"

Ma dove sbaglierebbe il Cavaliere?

"A pretendere di voler imporre una rivoluzione. Vuole incarnare, come dire, il Demiurgo Liberale, un ruolo impossibile e che gia' Gobetti nei primi anni'20, e persino prima Salvemini, avevano esorcizzato. Ma tanto possiamo citare a vanvera per sempre Ernesto Rossi, Pannunzio e persino Pannella. Non serve a niente. In altre parole, Berlusconi ha sbagliato ad essere nato e ora a prendere per il culo i radicali. Gli italiani hanno smesso di crederci. Lo voteranno, ovviamente, per non votare l'Ulivo. I radicali invece lo voteranno per votare se stessi.

»L'ho incontrato per quattro volte, dal novembre scorso, per chiedergli come la pensa sui referendum. E ancora aspettiamo la risposta: di qui a maggio c'è tempo...Gli si chiede di schierarsi per il maggioritario e invece è diventato proporzionalista. Per la mia candidatura al Quirinale ci ha detto no, lo stesso per il reincarico a commissario europeo. Dopo le europee mi ha definito una protesi di Pannella. E potrei continuare. La verità è che con qualsiasi altro uomo politico avremmo smesso di parlarci da anni, almeno in questi termini. Ma purtroppo e' un uomo talmente affascinante e carismatico e tutti quei 'libera-qui' libera-la'' che gli escono di bocca mi annebbiano il cervello e non mi accorgo piu' nemmeno che il problema non e' lui, ma Mediaset. Si ricorda quando nel '96 Berlusconi firmo' i referendum e persino Mediaset censuro' la notizia? Questo dimostra che il punto non sono le persone ma il Dna che le sostiene. Guardi PAnnella: se i radicali ogni tanto muovessero il culo da soli sarebbe al Governo

da 30 anni."

Scusi, ma lei si fida o no del Cavaliere?

"Ma sa, quello che sta cercando di combattere Pannella da sempre e' l'idea di fiducia. La morte della democrazia sta proprio nella fiducia che si ripone nei politici. Pensi a Mussolini.

Il mio riflesso invece è quello di dirgli: ma dove vai, Silvio? Ogni volta che rivolgo questa domanda tra me e me a voce alta, la gente risponde: a

'fanculo'."

Che accadra'?

"Ma guardi, ho consultato una maga giustappunto stamani: faremo l'accordo col Polo, dopo che Pannella alla megaconvention avra' dimostrato in tutte le salse che non ci si puo' fidare di Berlusconi. I radicali mancheranno di reazione, e l'accordo si fara'. Almeno il peggio sara' evitato: NON CI SARANNO CONSIGLERI REGIONALI RADICALI. Forse in Piemonte, ma non so, li' dipende tutto da me e mi caco in mano. Io finiro' in un ministero del cazzo a aiutare i bambini in Ruanda e a ricevere premi all'estero, cosi' non daro' noia agli affari del Palazzo del Secondo Governo Berlusconi, che si insediera' nel 2001. I radicali stufi aumenteranno sempre di piu', ci saranno nuove leve sempre piu' prive di decisione. La periferia se la rifara' con Roma, Roma con la periferia, Pannella con i radicali, i radicali con Pannella, Berlusconi ci tradira' per l'ennesima volta e forse ci metteranno pure in galera. Peccato, avremmo preferito farlo noi con Siciliano, Angius e Scalfari".

E poi?

"Pannella morira' e non rimarra' piu' niente. Forse".