Roma, 16 marzo 1998
(...) fa sorridere l'idea di Cossiga di un "Fronte ampio" dei moderati di ispirazione (demo)cristiana da contrapporre agli alfieri del socialismo europeo.
(Mentre fa semplicemente pena che il leader di Forza Italia, dopo che per ben due volte, di fatto, la sua domanda di ammissione al gruppo dei popolari europei sia stata respinta, abbia ancora voglia di annullare quello che resta di componente liberaldemocratica del suo partito nella melassa cossighiana che dovrebbe andare da Mastella a Dini, da Marini a Martino).
(...)
No, caro Cossiga, l'alternativa non sarà fra le due facce di una stesa medaglia; l'alternativa vera, nel giugno 1999, dovrà essere fra federalisti spinelliani e affossatori dell'ideale di unità politica europea, fra chi propugna una visione politica delle tappe che ci attendono e chi ha fatto del piccolo cabotaggio e del continuo rinvio delle decisioni la sua bandiera,(...)