giovedì 24 febbraio 2000 pag.4Caro Antonio Bassolino,
quando una città, una intera Regione, stanno dando una testimonianza di sé quale questa colata di lava, di fango, di miseria quotidiane, e da mesi; quando viene ingoiato dalla melma ogni tentativo umile, puntuale, di offrire, di proporre il contributo di un minimo di ragionevolezza, di responsabilità, di decenza, di progettualità, di proposte concrete e forti di riforma, di semplice dialogo, e la corporazione monopolistica degli attori politici, economici, culturali, sociali della scena che dovrebbe ormai essere quella di una "Regione-Stato", quando questa classe dirigente mostra di stracatafottersene, (e sembra tutt'al più chiederti e chiedersi di quante bocche di fuoco disponi), allora ti vengono nausea, rabbia, da piangere, da scappar via una volta per tutte.
Questo è dunque il bilancio dei tuoi anni di governo, di Rinascimento europeo di Napoli? E il bilancio di una "opposizione (!!!) alternativa", sociale, di Rivoluzione liberale e federalista, di Terzo Stato?"
O cosa d'altro? Te ne prego, trova un po' di tempo e rispondimi. A meno che tu creda che si tratti di mere domande retoriche di un oppositore in questua di voti. Stammi bene.
Marco Pannella