Roma, 27 febbraio 2000
Giulio Tremonti Forza Italia a Radio Radicale:
"La nostra è una proposta di accordo politico che va dalle regionali ai referendum fino alle elezioni. Tutto si tiene non è uno spezzatino. Se non si va insieme alle regionali poi si va divisi anche alle politiche. Il bipolarismo ormai c'è e questo costringe a fare la lotta un blocco contro l'altro blocco. Un terzo blocco non ha spazio e soprattutto una terza forza che insiste sul nostro segmento politico, bè dobbiamo andargli contro e questo è naturale. Sarebbe così elevato e forte lo scontro da rendere poi impossibile qualunque altro passo comune. Non sarebbe nemmeno credibile dopo essersi scontrati alle regionali andare insieme alle politiche.
I contenuti sono più libertà economiche e in questi termini va benissimo lo schema dei referendum; più sviluppo e per questo ci sono le nostre proposte in materia fiscale; e poi c'è il federalismo, noi vogliamo la devoluzione delle competenze dello Stato alle regioni.
Nella nostra bozza accettiamo il sistema uninominale diretto per la elezione del Presidente della Regione. Questi contenuti sono la rivoluzione liberale e federale.
Ci rendiamo conto che la battaglia politica dei radicali su alcuni punti è più avanzata o diversa dalla nostra ma credo che sono più le cose che uniscono che quelle che dividono.
Credo sia difficile andare a spiegare al Terzo Stato che non si è fatta la rivoluzione perché c'era qualcosa che non andava nella meccanica politica mentre tutto andava sulla libertà economica, sul federalismo, sullo sviluppo.
Per essere sinceri: noi abbiamo fatto quello che potevano e lo abbiamo fatto con onestà e abbiamo la coscienza pulita. Se va va, se non va pazienza. Noi andiamo per la nostra strada perché la rivoluzione liberale la vogliamo fare, la possiamo fare, abbiamo i mezzi, la passione per farla e credo che alla fine la gente ci verrà dietro perché al fondo i nostri elettori quello vogliono".