Marco Pannella a Radio Radicale:
"Abbiamo continuato a proporre misure politiche concrete, che abbiamo sintetizzato sul Foglio. Per l'ennesima volta la risposta del documento, che abbiamo avuto ieri, su tutti i punti, è totalmente negativa. Non è che ne sono contento, cercheremo di superarlo, ma occorre un po' di onestà intellettuale: noi non chiediamo cose generiche. Noi diciamo che il 16 aprile occorre impedire che siano elette quindici partitocrazie romane che distruggano l'autonomia delle Regioni.
Noi ci siamo fatti carico di segnalare l'assoluta urgenza, la responsabilità di dire che se non vogliamo che la devolution diventi la devolution del peggiore dei casini romani, la peggiore inconcludenza e paralisi della peggiore partitocrazia romani, dobbiamo proporre subito uno statuto di stampo americano: Presidente e deputati, senatori-consiglieri eletti col sistema americano. Uno contro gli altri, chi è eletto è eletto, e gli altri a casa.
Questa è la democrazia. Solo dei fascisti comunisti come gli abitanti dell'estrema sinistra italiani, con ultimo arrivato Bossi, possono continuare a dire che il sistema americano è un sistema antidemocratico.
Abbiamo proposto di andare ad elezioni con degli impegni precisi: quale sistema elettorale caratterizza la Costituzione se quello americano o quello italiano, francese o altro. Secondo, quali referendum le regioni si impegnano a convocare questa estate: il documento dice "va bene, poi discuteremo i referendum che proporranno i radicali". E' una presa in giro come risposta, come documento è chiaro: il Polo e Forza Italia intendono andare avanti senza alcun impegno politico laico preciso.
Ci siamo dati un termine che è fine febbraio per decidere insieme e concludere: metteremo a frutto questi giorni e soprattutto anche la nostra grande convenzione a Roma dal 3 al 5 ( marzo, ndr.).
Avranno, quindi, la bontà di volerci permettere di discutere per migliorare le possibilità di accordo che, in questo momento, sulla base di questo testo, sono sotto zero".