IL MESSAGGERO MARCHE Domenica 27 Febbraio 2000
IL VOLTO DELLA DISCORDIA
"L'assessore Silezi, che alla Bit di Milano avrebbe dovuto annunciare il testimonial d'eccezione, ha dovuto fare dietrofront
Dopo le polemiche per ore l'immagine delle Marche resta senza un volto"
di FEDERICA BURONI
Per ora, l'immagine della regione resta senza un volto. E l'assessore Silenzi, che alla Bit di
Milano avrebbe dovuto annunciare il testimonial d'eccezione Diego Della Valle, deve
accontentarsi di coniugare il made in Marche ad uno slogan, certo più banale, »all'insegna
della qualità e dello stile . Un boccone amaro, senza dubbio, per l'assessore regionale al
turismo che, dopo le polemiche scatenate per aver puntato la campagna promozionale
marchigiana sull'imprenditore del marchio Tod's, si vede ora costretto a fare marcia
indietro. Lasciato solo, per di più, in una scelta che, a detta degli stessi colleghi di giunta e
di partito, doveva essere molto più meditata. A rendersene conto, per prima, è la Regione
stessa che, per bocca del vicepresidente, ammette di vivere »una situazione di forte
imbarazzo .
Come uscirne? Al momento, si sta prendendo tempo, in attesa di capire il modo in cui
uscire dall'impasse senza perdere la faccia, considerando anche che tutto questo
polverone si è smosso proprio nel pieno della campagna elettorale.
»Ma, forse, pensava di fare un bel colpo per l'immagine della regione , azzarda Emilio
Berionni. E poi, tanto per scansare ogni equivoco, aggiunge: »Silenzi ha agito da solo. In
giunta non si è mai discusso del fatto che il nuovo testimonial delle Marche fosse Della
Valle . Detto questo, Berionni si dice comunque convinto che »l'imprenditore di Casette
D'Ete rappresenti il volto nuovo e di successo dell'imprenditoria locale . Il problema, però,
secondo il vicepresidente della Giunta e già all'ordine del giorno dell'eseutivo regionale
dalla prossima settimana, »sta nell'intrecciarsi di un suo protagonismo anche a livello
politico. Beninteso: questa ipotesi non è un atto di ostilità verso il sindacato . Ergo:
Berionni condivide con il sindacato il richiamo all'opportunità dell'ipotesi Della Valle ma »la
questione va tenuta solo in questo ambito . E, del resto, fa presente, »ci sono molte altre
imprese e grandi marchi su cui ragionare per la nostra immagine turistica. Ci sono, per
esempio, i mobilieri come Scavolini o Berloni, c'è Merloni . Dunque, altre ipotesi sul
campo: ma quali? »Non le conosco - conclude Berionni -, lasciateci ragionare e poi si
vedrà .
Intanto, però, il sindacato non molla. E Barchiesi, segretario regionale Cgil, che con lo
stesso Cofferati, nel corso del convegno di ieri, aveva parlato di »evidente conflitto
d'interessi , fa sapere che »proprio oggi (ieri per chi legge, ndr), anche alcuni imprenditori
di Ascoli Piceno si sono detti d'accordo sulle posizioni del sindacato in merito alla
candidatura di Della Valle come testimonial delle Marche . Per il resto, il segretario si
rimette alle decisioni della Giunta ribadendo comunque il giudizio di incompatibilità del
personaggio con l'immagine turistica delle Marche. Anzi, a detta del sindacalista, »risulta
ancora più incomprensibile come una regione come le Marche i cui partiti di centro-sinistra
si stanno orientando per il no a referendum abbia solo pensato di assegnare un ruolo
importante e rappresentatio come questo a Della Valle .
Una curiosità, a riguardo: mentre l'assessore Silenzi si impegnava nel lancio pubblicitario
dell'imprenditore forte di un impero che fattura la bellezza di 500 miliardi l'anno con un utile,
nel '98, di 60 miliardi, sul sito Internet di Forza Italia Marche, www. Forza Italia. Marche, si
legge un articolo in cui l'imprenditore critica governo regionale e sindacati. Un'intervista,
per l'esattezza, datata non più di due mesi fa.