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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Gianfranco - 29 febbraio 2000
Risorse umane

E' stato presentato in anteprima ieri sera, alla presenza di Cofferati e dei vertici della CGIL, alla sala romana di Nanni Moretti Nuovo Sacher, un nuovo film francese, vincitore del premio Cipputi e, pare, sponsorizzato dalla CGIL, intitolato "Risorse umane".

Il tema dell'opera, come capira' chi avra' la pazienza di seguirmi, interessa abbastanza da vicino i frequentatori di questa conferenza.

Un giovane laureato, figlio di operai, entra per uno stage all'interno di una fabbrica. Imprenditori e sindacati sono in lotta sulla questione delle 35 ore. Gli imprenditori vorrebbero applicare subito il nuovo orario; i sindacati temono che questa applicazione sara' un pretesto per licenziare o per intaccare i diritti acquisiti. Lo stagista allora ha un'idea: far riempire un questionario direttamente agli operai dal quale dovrebbe risultare il loro apprezzamento del nuovo orario. I sindacati, contraddetti dalla loro base, finirebbero per capitolare.

La sindacalista piu' combattiva subodora la manovra, e si ribella: "Questa consultazione è illegale!" esclama. Non si scavalca il sindacato!

Ma gli altri sindacalisti beoti accettano. E "il referendum" (coś si ostina a definirlo il dialogo italiano, sebbene con tutta evidenza si tratti di un articolato questionario) viene avviato. La sindacalista fa campagna perche' gli operai non lo riempiano. Ma questi, pur non comprendendo bene il senso delle domande, si rassegnano a rispondere.

Ma a questo punto - colpo di scena - lo stagista scopre nel computer del padrone una lettera segreta. Introdurre in fretta le 35 ore serviva ad avere l'alibi per licenziare 11 operai, fra i quali il padre del giovane. ( I licenziati sono infatti gli operai piu' vecchi, che sono pagati di piu')

Questi comprende di avere sbagliato, avverte la sindacalista, la lettera del padrone doppiogiochista viene resa pubblica, e il sindacato mobilita una grande lotta contro i licenziamenti. Non riassumo oltre.

Il didascalismo affliggente e l'elementarieta' del film non contribuiranno, credo, a farne un grande successo. Di sicuro, naturalmente, non e' stato realizzato pensando alla situazione politica italiana. Ma insomma, poiche' la CGIL non puo' ancora permettersi un kolossal con Di Caprio, questo "Risorse umane" le casca a fagiolo....

 
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