Io penso che, in una democrazia compiuta, o meglio, nel teantativo di giungervi, sia necessario approntare due "aree programmatiche" che poi, grazie al carburante del tempo, possano trasformarsi in veri e propri "poli" e poi confluire in un maturo bipartitismo di tipo occidentale.Questo processo e' particolarmente difficile in un Paese, come l'Italia, che ha conosciuto la guerra civile e che, forse, non e' ancora uscito dall'area emergenziale "ideologica".
In questa ottica, il compito di una forza radicale sarebbe propri oquello di fare un'operazione di "ostetricia politica".
Una forza dunque, capace di far "crescere" sia il centro (-) sinistra che il centro (-) destra fin oalla maturita' politica di tipo occidentale.
E poi magari scomparire.
giuseppe vatinno