Questa email e' giunta anche alla posta di Radicali.it, era indirizzata pero' a FI, AN e CCD...
Tra tanti "incazzati", qualcuno l'abbiamo anche aiutato a comprendere.
Meglio 1 uno di questi che 1000 antonio martino
"Grazie Polo delle Libertà!
Sono i valori che devono essere l'anima della libertà! Tutto ciò che non è da essi ispirato è negativo. E' da respingere, è da combattere. La difesa dei valori è sempre stata una bandiera per la quale ognuno di noi deve trovare il coraggio di ribellarsi e combattere. Chi dispensa la vera libertà sa, come Platone, che essa non è una coppa di vino con la quale rendere ebbra la gente; la quale quasi mai sa, e quasi sempre non capisce, quanta libertà gli spetta. I valori devono essere l'additivo che determina il tono, il colore, l'intensità della libertà per la qual si deve e si vuole combattere. La libertà deve essere concimata con i valori perchè altrimenti è arbitrio.
Così impostato sarebbe tutto quasi perfetto. C'è solo un problema: quali valori? Qualcuno dice che i valori cambiano al cambiare delle culture, dei gruppi, delle religioni e delle persone. Di più! Sembra che i valori cambino all'interno dello stesso gruppo a seconda dei momenti storici e, più spesso di quanto non si pensa, anche in base alle convenienze.
All'inizio degli anni novanta avevo smesso di credere nella sinistra perchè, haimé, scoprii non coincidere con i miei valori. Alle politiche del '94 ho votato con grande entusiasmo per Forza Italia, a quelle del 96 ho confermato il voto con la speranza di sconfiggere quelli che invece dei valori invocano le ideologie. La prima volta ho vinto e festeggiato insieme al Polo, la seconda ho perso e ho sofferto insieme a Berlusconi.
Poi dal 1994 ho visto Buttiglione che traslocava reiteratamente da un polo a l'altro. Ho visto un Casini che rimaneva saldo nel Polo, ma sempre pronto a difendere Scalfaro e sempre risentito con chi definiva Scalfaro il peggior Presidente mai capitato agli Italiani. Ho visto un Bossi che tradiva sia il Polo, che il maggioritario, che i suoi insulti su Berlusconi. Ho visto un Berlusconi che tradiva il maggioritario e, beffa su beffa, tradiva le sue stesse convinzioni su Bossi. Ho sentito Cossiga, del quale per altro rispetto la grande intelligenza, insultare sottilmente e con feroce ironia sia "the other man" , che il "capretto" D'Alema che chiunque capitasse di volta in volta sotto la sferza della sua intelligenza. Grande sintomo di vitalità politica e grande capacità di progettualità politica: ma anche lui ora lo ritrovo a fare da supporter alla deriva neocentrista di Forza Italia dopo varie oscillazioni fra i due poli..
Chi salverà dunque l'Italia dagli ex democristiani? Essi si agitano e squassano entrambi i poli mettondoli in crisi. Certamente non vogliono un bi o tri partitismo e non sembrano volere una democrazia fondata su una vera alternanza,. Non sembrano credere in un sistema politico di tipo competitivo i cui candidati vengono scelti da elezioni primarie. Propongono ipocriti comitati di saggi che devono indicare agli elettori sudditi chi e quando deve essere eletto. Gli elettori, che magari avrebbero altre idee e preferenze, devono votare qualcuno che è unto dal comitato e di cui è comprovata la fedeltà e la sintesi consociativa. Con le primarie ci sarebbero troppe sorprese e tutta questa democrazia non fa per l'Italia. E' per questo che ce lo scelgono loro chi votare!!
Chi ci salverà da questi proconsoli che fanno finta di porre questioni di principio e invece pensano solo al potere? Addio Forza Italia, Addio Polo delle "quasi" Libertà. Lascio al solo Fini un pò del mio rispetto: quello che gli rimane per essere riuscito a non bere il caffè con Bossi: per tutto il resto me lo riprendo. Ma Fini non faccia sempre il gregario e porti il suo partito ad essere meno statalista e più liberista. Gli auguro che possa, per quanto lo riguarda, sbarazzarsi al più presto di questi fastidiosi cespugli a cui non va bene niente: nè Bassolino, nè Storace, nè Pannella nè chiunque non condivida i loro valori (?), primo fra i quali il traformismo.
Presidente di Forza Italia la ringrazio per avermi fatto credere ancora una volta, anche se per un attimo, nella ultima sua illusione: il progetto della Casa delle Libertà. Mi sembrava una buona idea. La Casa delle Libertà. Anche al plurale: delle Libertà! Tutto sembrava essere possibile come in un piccolo grande sogno. Poi il risveglio.
In una vera Casa delle Libertà se entri sei ben accetto, ma se non vuoi entrare non vieni insultato dal suo interno. Ma perchè entrare se tutti, ma proprio tutti, non lavoriamo insieme per arredarla così come la maggioranza degli abitanti la vuole? Va arredata "sotto la dettatura del popolo" come disse il non mai troppo scongiurato Scalfaro in uno dei suoi sommi momenti di abituale divaricazione fra pensiero e parola. Non si può dipingere ogni ipotetica stanza a macchia di leopardo di mille colori "proporzionali". Nè si può mescolare tutti i colori insieme, per accontentarli tutti, per ottenere un tutt'uno grigio che sarebbe anch un po' bulgaro. Nella casa delle libertà non si cerca di stabilire ciò che divide: si cerca di decidere ciò che si vuole, si può e si deve fare insieme. Le fondamenta su cui doveva crescere, sono state scalzate da pretesti chiamati valori. Non a caso i "valori" vengono sbandierati da qualche ex democristiano reso rissoso dalla necessità di essere costretto a vivere a corte con l
a consapevolezza di non essere più ....la corte.
Negli anni novanta avevo smesso di credere nella sinistra perchè era come appare: vuole governare con il "compromesso storico" e la demagogia opportunistica ( oggi si chiama tattica politica ). Sà di vecchia politica proporzionalistica, sindacalismo e mi appare anche molto bigotta ideologicamente parlando. Il nuovo millennio mi ha portato le stesse delusioni anche con la destra che, come la sinistra, dimostra di non possedere il primo paradigma del valore fondamentale di una democrazia: IL RISPETTO DELLA VOLONTA' DEGLI ELETTORI E IL RISPETTO PER LE IDEE DIVERSE DALLE PROPRIE.
Continuerò a battermi perchè non oscurino le emittenti di Berlusconi e mi batterò perchè l'accanimento giudiziario non lo perseguiti più, e certamente mi batterò perchè posssa esporre i suoi valori e le sue idee, se e quando ne avrà, ma non contribuirò più per farlo vincere alle elezioni.
Non abbiamo più gli stessi valori, se mai ne abbiamo avuti realmente in comune, e comunque, alcuni dei soi luoghitenenti e degli alleati che lo accompagnano mi hanno buttato in faccia i loro i loro valori con una tale arroganza e violenza da farmi sentire l'amaro sapore della delusione. Sono propio quelli che hanno fatto i salti e le capriole più vistosi come Buttiglione e Bossi che si sono eretti a "difensori dei valori". Non lo posso permettere. E' contro le mie aspirazioni e speranze di una Italia migliore in una Europa più concreta. E' per questo che dico grazie al Polo: mi ha fatto capire che per questa volta è meglio che il mio voto, unico mattone che ho, rimanga con me in attesa di una vera casa DELLE libertà da costruire. Mi asterrò o voterò radicale se ci sarà un candidato disponibile.
Grazie per non avermi fatto commettere un nuovo errore.
Antonio di Milano
Un ex elettore del Polo.