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Conferenza Rivoluzione liberale
Aduc Associazione - 7 marzo 2000
ABORTO

COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC

Associazione per i diritti degli utenti e consumatori

URL: http://www.aduc.it

mailto aduc.it@aduc.it

Tel.055290606 - 0552302266

MA PERCHE' I PARTITI DEVONO GIOCARE I LORO EQUILIBRI DI POTERE E DI GOVERNO SUI DRAMMI DELL'INTIMITA' UMANA?

L'ADUC INVITA TUTTI I PARTITI AD ESCLUDERE L'ABORTO DAI LORO PROGRAMMI ELETTORALI, ANCHE PERCHE' LE REGIONI NON POSSONO CAMBIARE UNA LEGGE NAZIONALE, E SE NON LA APPLICANO O LA BOICOTTANO COMMETTEREBBERO REATI DA CODICE CIVILE E PENALE.

Firenze. 7 Marzo 2000. E' decisamente deprimente ascoltare e leggere il teatrino che si e' scatenato dopo la diffusione dei dati Istat sulla diffusione dell'interruzione di gravidanza.

Interviene cosi' il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.

Dal fronte "antiabortista" si e' scatenata una guerra all'accaparramento dei voti per la causa che chiamano difesa della vita del nascituro, dando spazio e occasione anche ad alcune sortite del fronte "abortista" per la difesa della legge esistente e l'invito a non votare chi la pensa in modo diverso. Non si e' risparmiato neanche il presidente del Consiglio, che si e' dimenticato, per l'ennesima volta, di essere il capo del Governo di tutti gli italiani e non della maggioranza che gli ha consentito di essere cio' che e'.

L'aborto e' diventato merce di scambio elettorale, risbattendo in prima pagina un dramma dell'intimita' umana che, almeno per il suo aspetto legislativo di principio, era stato piu' volte confermato dalla maggioranza degli elettori.

Un buon metodo per rimettere tutto in discussione in qualunque momento, ed impedire che il Governo governi, l'opposizione prepari piani alternativi e gli amministrati abbiano un minimo di certezza del diritto, su cui costruire e progettare vita e felicita'.

L'aborto e' stato fronte di scontro politico tanti anni fa, negli anni '70 e '80, ma oggi non ha senso: lasciamolo al diritto individuale ed intimo delle singole persone che ancora ci incappano; mettiamo queste persone in grado di scegliere serenamente e liberamente cio' che vogliono fare, ricordandoci che a qualunque divieto puo' solo corrispondere il rifiorire dell'aborto clandestino e del mercato illegale. Chi e' contrario all'aborto parli alle coscienze, ma non usi la legge e la liberta' altrui come arma. Auspichiamo che tutte le energie vengano usate per politiche preventive, ognuno secondo le proprie coscienze o principi di riferimento.

Per questo motivo invitiamo tutti i partiti che si accingono chiedere il consenso elettorale per la prossima tornata regionale, ad eliminare qualunque riferimento all'aborto dai loro programmi. I risultati del voto regionale non potranno assolutamente influire su una legge nazionale, che puo' essere cambiata solo dal Parlamento (e non puo' essere cambiata neanche dal referendum, cosi' come sono state le ultime pronunce della Corte Costituzionale). Se qualcuno vuol fa credere che la vittoria di chi e' contrario all'aborto possa avere qualche influenza sulle politiche regionali in materia, e' bene che sappia che sta facendo pubblica dichiarazione che boicottera' e violera' le leggi dello Stato, commettendo reati da codice civile e penale.

 
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