Roma, 7 marzo 2000"Nessun politico, in quanto tale, può mettere in dubbio, e nemmeno prendere in considerazione civilmente critica, la legittimità di un monito che, all'interno della Chiesa, venga diretto dal suo vescovo ad un sacerdote o semplice fedele che sia.
Ma il Card. Tettamanzi è sicuro che sia stato appropriato, opportuno, caritatevole portare il richiamo a Don Gianni Baget Bozzo a conoscenza della società civile, dei non fedeli? Non poteva prevedere che questa pubblicità avrebbe finito per assumere una valenza non solamente civile e sociale, ma anche politica? Ed è certo che la Chiesa non abbia tollerato, non tolleri tuttora, non sostenga, protagonismi, di fatto anche politici, di sacerdoti mobilitati contro o a favore di leggi dello Stato, e dei politici interessati? ".