Dichiarazione di Daniele Capezzone, responsabile informazione dei radicali:
Roma, 7 marzo 2000 - L'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, dunque, ha deciso di correggere sensibilmente l'impostazione contenuta nel regolamento licenziato una settimana fa.
Mercoledì scorso, infatti, l'Authority aveva vincolato la partecipazione dei vari soggetti politici ai "programmi di comunicazione riferiti all'ambito nazionale" alla loro presenza nelle assemblee regionali, facendo fuori -in palese contrasto con le disposizioni di legge- i partiti rappresentati nel Parlamento nazionale o in quello europeo. Oggi, invece, precisa che "in nessun modo i soggetti politici presenti nel Parlamento europeo, ancorché non rappresentati nei Consigli regionali uscenti, possono essere esclusi o discriminati nei programmi di comunicazione politica delle prime due settimane di campagna elettorale", e aggiunge che, se non si è rappresentati nelle assemblee da rinnovare, "scatta in ogni caso automaticamente la quota di riserva legata alla presenza nel Parlamento europeo o in uno dei due rami del Parlamento nazionale".
Nel prendere atto di questa correzione di rotta, a questo punto, invitiamo l'Authority ad attivarsi con assoluta urgenza per verificare che le reti private provvedano subito a modificare i loro calendari, costruiti, fino ad ora, sulla base delle indicazioni contenute nella prima stesura del suo regolamento.