Da un lancio dell'agenzia ANSA delle ore 13.19GENOVA, 12 MAR - ''Questa raccolta di firme ci costa molta fatica e molto denaro ma speriamo di farcela: stiamo, comunque, preparando un dossier per un eventuale ricorso alla Corte europea, perche' a partire dalla legge e dalla non applicazione degli adempimenti da parte dell' amministrazione credo, francamente, che ci siano i margini per un esposto''. Lo ha detto la leader radicale Emma Bonino oggi a Genova per presentare la lista per le elezioni regionali liguri.
Bonino non ha nascosto le difficolta' incontrate per raggiungere il numero di firme necessarie per ogni lista e si e' detta, comunque, fiduciosa, pur criticando a fondo ''questa legge elettorale fatta male e applicata anche peggio''. Emma Bonino ha spiegato a una cinquantina di sostenitori liguri come sia ''assurdo stabilire che in provincia di Roma si debbano raccogliere 2.000 firme avendo a disposizione quasi 4 milioni di abitanti mentre in quelle di Rieti, Verbania o Sondrio, che non raggiungono i 200mila abitanti, se ne debbano trovare 1.000''.
La leader radicale ha denunciato anche le inadempienze degli organi di informazione pubblica e dei Comuni: ''i Comuni devono assicurare agli elettori la possibilita' di sottoscrivere celermente le liste dei candidati ma e' accaduto che solo dopo due circolari del ministro hanno deciso di aprire gli uffici per dieci ore al giorno come vuole la legge''. ''In questo modo - ha detto - sono stati persi almeno 20 giorni''.
''La Rai - ha aggiunto la leader radicale - ha invece iniziato solo il 7 marzo, con 10 giorni di
ritardo, l'informazione specifica sulla raccolta delle firme. A causa della mancata informazione accade che gli uffici comunali siano a disposizione dei cittadini per dieci ore al giorno, con i relativi costi, ma gli uffici sono vuoti perche' i cittadini non lo sanno''.
Per facilitare la raccolta, la Lista Emma Bonino ha lanciato anche un appello a tutti i consiglieri comunali che, in qualita' di pubblici ufficiali, possono autenticare le firme ''affinche' garantiscano parita' di trattamento a tutte le forze politiche, invece di raccogliere solo le firme per il loro partito''. Un altro 'avvertimento' riguarda infine la composizione delle liste: ''non e' possibile raccogliere firme per liste ancora aperte - ha ricordato Emma Bonino - ma questo mi pare avvenga in
molte province''.