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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Rinascimento - 13 marzo 2000
REFERENDUM: PANNELLA A FINI, STAI INGANNANDO I TUOI ELETTORI

Da un lancio delle 13:06 dell'ANSA

ROMA, 13 MAR - ''Gianfranco Fini sta ormai assumendo la funzione principale di ingannare gli elettori di An e del Polo sulla validita' del proporzionale''. E' l'accusa che Marco Pannella ha rivolto al presidente di An, a margine di una conferenza stampa presso la sede del partito convocata, insieme a Emma Bonino, per fare il punto sulla raccolta delle firme per le prossime regionali. Pannella ha aggiunto che Fini, pur promuovendo il referendum contro i contributi elettorali, si e' gia' espresso a favore del finanziamento pubblico: ''Fini ha chiesto l'abrogazione della legge attuale, pero' e' chiarissimo nel dire si' al finanziamento pubblico. Questa - ha detto Pannella - e' una posizione di truffa''. ''Solo il finanziamento - ha sottolineato Pannella - rende infatti possibile il multipartitismo. E' inutile quindi parlare di modello tedesco, spagnolo o francese,dato che dire si' al finanziamento pubblico ci riporta a un nuovo consociativismo''.

REGIONALI. RADICALI: FIRME, POSSIBILE ESPOSTO-DENUNCIA A UE=

Da un lancio delle 13:21 della DIRE del 13-3

ACCUSE AI CONSIGLIERI COMUNALI. ATTACCO AI POLI E A FINI

ROMA- UNA LEGGE "FOLLE", "BISLACCA", "SCRITTA MALISSIMO", CHE "E' UN INVITO ALLA ILLEGALITA'". E PERCIO' "RITENIAMO ESISTANO I MARGINI PER LA NULLITA' DI TUTTO IL PROCESSO DI RACCOLTA DELLE FIRME, E QUINDI DELLE ELEZIONI, A MENO CHE NEGLI ULTIMISSIMI GIORNI LA SITUAZIONE NON VENGA

SANATA". E' LA LEADER DEI RADICALI, EMMA BONINO, CON ACCANTO MARCO PANNELLA, AD ANNUNCIARE IN UNA CONFERENZA STAMPA L'IPOTESI DI PRESENTARE ALLA CORTE EUROPEA DI STRASBURGO UN ESPOSTO-DENUNCIA. SOTTO ACCUSA, PER I RADICALI, LE NUOVE MODALITA' DI RACCOLTA E AUTENTICAZIONE DELLE FIRME (CHE DOVRANNO ESSERE PRESENTATE DA TUTTI I PARTITI ENTRO FINE SETTIMANA) PER LA PRESENTAZIONE DELLE LISTE CHE PARTECIPERANNO ALLA CONSULTAZIONE REGIONALE DEL 16 APRILE. GIA' IL 15 GENNAIO, FA NOTARE BONINO SOTTOLINEANDO CHE AL MOMENTO QUEST'INFORMAZIONE POLITICA AI RADICALI E' COSTATA 2 MILIARDI, E' INIZIATA LA RACCOLTA DELLE FIRME, MA AL MOMENTO CI SONO GROSSE DIFFICOLTA' IN PARTICOLARE IN VENETO E LOMBARDIA. SU 83 PROVINCE, SPIEGA, "ABBIAMO CHIUSO LA RACCOLTA IN 59, SIAMO IN AFFANNOSA DIRITTURA D'ARRIVO IN 12, SIAMO IN UN'AFFANNOSISSIMA SITUAZIONE IN VENETO E LOMBARDIA", VALE A DIRE IN REGIONI DOVE LA LISTA BONINO HA OTTENUTO TRA I MIGLIORI RISULTATI ALLE PRECEDENTI ELEZIONI. SOTTO ACCUSA, ANCORA, PER I RADICALI, LA FIGURA DEI

CONSIGLIERI COMUNALI CHE SECONDO LA LEGGE "DEVONO ASSICURARE ASSOLUTA PARITA' DI TRATTAMENTO", MENTRE "NELLA STRAGRANDE MAGGIORANZA RACCOLGONO FIRME PER IL PROPRIO PARTITO".

PERPLESSITA', PERCIO', NEL COMPLESSO, SU COME GLI ALTRI PARTITI RIESCANO A PRESENTARE LE PROPRIE LISTE, PERO' "SAPPIAMO COME SI RACCOGLIEVANO LE VOLTE PASSATE", OSSERVA BONINO.E PANNELLA RIBADISCE IL SUO ATTACCO AI DUE POLI, A CHI RICHIAMA LO SLOGAN "O DI QUA O DI LA'". IN REALTA', DICE, C'E' "UNA NETTA PREVALENZA DI UN DISEGNO NEOCORPORATIVO, CONSOCIATIVO, DI GESTIONE UNITA, DI PARTITO UNICO". IN PARTICOLARE, ACCUSA IL LEADER RADICALE, "DENUNCIAMO AI CITTADINI CHE VOTANO PER DI QUA O PER DI LA' IL RITORNO AL PROPORZIONALISMO". E ATTACCA IL POLO, "COMPRESO FINI- DICE PANNELLA- CHE STA ASSUMENDO UNA FUNZIONE PRINCIPALE PER INGANNARE GLI ELETTORI DEL POLO. TUTTI NEL POLO- INSISTE- SONO IN UNA POSIZIONE NEO PROPORZIONALE". ATTACCO AL PRESIDENTE DI ALLEANZA NAZIONALE ANCHE IN RELAZIONE AL FINANZIAMENTO PUBBLICO AI PARTITI: FINI SU QUESTO, DICE PANNELLA, "HA UNA POSIZIONE DI TRUFFA". INSOMMA, CONCLUDE IL LEADER RADICALE, "IL O DI QUA O DI LA' SONO DUE DEFINIZIONI DELLA STESSA REALTA'. NOI CERCHEREMO DI SOTTRARRE

IL PAESE A QUESTO INGANNO STORICO".

REGIONALI: BONINO DENUNCIA, LEGGE FOLLE PER RACCOLTA FIRME

Da un lancio delle 13:24 dell'AGI

Roma, 13 mar. - Una legge dai criteri 'folli' per quanto riguarda la raccolta di firme per la presentazone delle liste per le regionali: e' questa la denuncia di Emma Bonino in una

conferenza stampa. La leader radicale si presenta all'incontro con i giornalisti in maglietta bianca con la scritta in rosso: "ora serve la tua firma". E i radicali sono pronti a denunciare l'Italia, per questa "legge bislacca", alla Corte Europea. Spiega la Bonino: "abbiamo organizzato questa conferenza stampa per fare il punto sulla raccolta delle firme e spiegare come stiamo cercando di adempiere a una legge folle nei suoi criteri. Ci dicono - continua la Bonino - che noi dobbiamo

sempre metterci in mostra, fare delle stranezze (per esempio le magliette, che poi diventano un lamento), ma io dico, invece, che stiamo solo cercando di governare questa legge che e' cosi' definibile: fatta la legge, trovatevi l'inganno. Abbiamo cercato di allertare illustri competenti e il presidente del Consiglio da molte settimane ma ci e' stato risposto poco riguardo al fatto che i comuni, che dovrebbero essere aperti sabato e domenica per la raccolta delle firme, di fatto non lo sono". "La legge inoltre - continua la Bonino -prevede un dispositivo perentorio perche' gli organi di informazione spieghino questa legge. Ebbene, la Rai ha cominciato a mettersi vagamente in regola solo il 7 marzo anziche' il 27 febbraio. La legge evidentemente e' stata fatta da persone che non hanno mai dovuto raccogliere in vita loro una firma certificata e autenticata. Infatti secondo la legge le firme vanno raccolte a liste chiuse, invece, ci sono tante regioni che non hanno ancora definito il capolista. Mi chiedo come fa

ranno da qui al 16 marzo...". La Bonino evidenzia quindi la difficolta' logistica di raccogliere le firme entro i termini stabiliti dalla legge e rincara: "e' una legge fatta su criteri bislacchi. E chiunque voglia raccogliere le firme in modo onesto non potra' che apprezzare le nostre iniziative che, invece, da taluni, sono considerate lamenti". Quindi Emma Bonino non manca di sottolineare anche la funzione ambigua dei consiglieri comunali

che dovrebbero svolgere il ruolo di autenticatori. "Con la nuova legge - spiega - e' stata data ai consiglieri comunali la responsabilita' di rivestire il ruolo di pubblico ufficiale nell'espletamento delle loro funzioni. Queste persone devono assicurare assoluta parita' di trattamento rispetto a tutti i partiti. Ebbene, questo non accade. E' per questo che, in base a queste inadempienze, stiamo seriamente valutando l'ipotesi di una denuncia esposto alla corte di Strasburgo per violazione procedurale della legge, compresa una denuncia per omissione in atto d'ufficio".Poi la leader radicale fa il bilancio delle firme finora raccolte: "fino a questo momento abbiamo chiuso e raccolto le firme in 59 province su 83. In 11 province procediamo affannosamente, in altre 13 siamo in grave difficolta', per esempio in Lombardia, in particolare a Brescia, Como, Lecco, Lodi e Varese, ma soprattutto in tutta la provincia del Veneto".

RADICALI: PANNELLA, L'INGANNO STORICO DEL 'DI QUA O DI LA'' .

Da un lancio delle 13:32 dell'AGI

Roma, 13 mar. - "Continua a dilagare lo slogan contro i radicali: o di qua o di la'. Ma non mi sembra che la situazione odierna sia molto diversa da quella degli anni '70 quando gia'

allora si invitavano i cittadini a votare di qua', con Andreotti contro Berlinguer, o di la' con Berlinguer contro Andreotti". Cosi' Marco Pannella nel corso della conferenza stampa

organizzata dai radicali per fare il punto sulla raccolta delle firme per le Regionali e per rispondere a coloro i quali accusano i radicali di "non sapere bene da che parte stanno". "Secondo me - continua Pannella - il di qua e il di la' sono due luoghi all'interno dei quali tutte le prospettive sono in discussione. Io voglio denunciare che i cittadini che votano di qua o di la', in realta' votano per un

ritorno sempre piu' urgente della proporzionale. Di qua e di la'- prosegue Pannella - sono due definizioni della stessa realta'. Noi, invece, cercheremo solo di sottrarre all'inganno storico il paese, la gente".

REGIONALI: RADICALI PREOCCUPATI PER FIRME ANNUNCIANO ESPOSTO

Da un lancio delle 13:34 dell'Ansa

ROMA, 13 MAR - In 59 province su 83 i radicali hanno gia' consegnato le firme per la presentazione delle liste. Ma il partito ''e' in affanno in 11 capoluoghi e gravemente in

difficolta' in altri 13, concentrati in Lombardia e Veneto''. E' il dato offerto da Emma Bonino che nel corso di una conferenza stampa nella sede del partito ha annunciato la possibilita' di presentare un esposto alla Corte di Strasburgo per denunciare i vizi procedurali con cui si sta applicando la legge. Il 17 sera scadono i termini per la presentazione delle firme per le regionali ma, denuncia Bonino, i radicali rischiano di non essere presenti in regioni dove sono la seconda forza, per colpa

di una legge ''folle e irrazionale''. ''E' la prima volta che viene applicata - spiega l'ex commissaria europea - e abbiamo allertato le autorita' perche' adempino alle loro competenze ma sinora poco c'e' stato risposto. Anzi, se la situazione non dovesse essere sanata, presenteremo un esposto alla Corte di Strasburgo che, se dovesse essere accolto potrebbe invalidare il risultato elettorale''. Bonino incalza i giornalisti: ''Perche' non fate delle inchieste su come raccolgono le firme le altre forze politiche? Per esempio, mi dicano come diavolo faranno a presentare le firme nelle regioni, penso alla Campania e alla Calabria, dove ancora non hanno il candidato a tre giorni dalla scadenza

stabilita dalla legge''

RADICALI. PANNELLA: ECCO IL NOSTRO BILANCIO '99=

Da un lancio delle 13:38 della DIRE del 13-3-00

"E ORA SFIDIAMO TUTTI I PARTITI A FARE ALTRETTANTO" ROMA- POCO PIU' DI 47 MILIARDI (47 MLD E 317 ML) COME SPESE SOSTENUTE NEL 1999 E NEI PRIMI DUE MESI DEL 2000. E PIU' DI SEI MILIARDI PER IVA E IMPOSTE VARIE. OLTRE 52 MILIARDI DI INTROITI PER AUTOFINANZIAMENTO, CHE INSIEME AL RIMBORSO ELETTORALE ARRIVANO A 66 MLD E 656 ML ENTRATI NELLE CASSE DEI RADICALI. DI CUI PIU' DI 10 MLD PER IMPOSTE. ECCOLO, NERO SU BIANCO, IL BILANCIO CHE MARCO PANNELLA PRESENTA ALLA STAMPA. E, CON I NUMERI ALLA MANO, PANNELLA SI RIVOLGE ALLE ALTRE FORMAZIONI POLITICHE: "SFIDIAMO TUTTI I PARTITI A FARE ALTRETTANTO, NON LIMITANDOSI AGLI ADEMPIMENTI CHE I PRESIDENTI DELLE CAMERE COMUNISTI NEGLI ANNI SONO RIUSCITI A RENDERE RIDICOLI". NUMERI ALLA MANO CON I QUALI, TRA L'ALTRO, IL LEADER RADICALE RISPONDE ANCHE "ALL'ANTOLOGIA DELLA MALAFEDE, ALL'ANTOLOGIA DELLE MENZOGNE, AL GIORNALISMO CHE E' NEGAZIONE DI SE'", OVVERO AGLI ARTICOLI DE "L'ESPRESSO" DOPO IL MANCATO ACCORDO CON SILVIO BERLUSCONI ("MA SU QUESTO- SOTTOLINEA- PARLERANNO GLI AV

VOCATI...").UNA SINTESI DEL BILANCIO, INSISTE PANNELLA, CHE DIMOSTRA COME "NOI SIAMO BUONI CONTRIBUENTI PER LO STATO, E SIAMO BUONI CONTRIBUENTI EPR IL CAVALIER BERLUSCONI". IN TOTALE, SPIEGA INFATTI, TRA SPESE E AUTOFINANZIAMENTO I RADICALI HANNO PAGATO IMPOSTE PER 16 MILIARDI E 768 MILIONI. DEI QUASI 10 MILIARDI INVESTITI, INVECE, PER COMPRARE SPAZI TELEVISIVI, "6 MILIARDI E 15 MILIONI SONO ANDATI A MEDIASET DEL CAVALIERE, PAGATI ANTICIPATAMENTE E SENZA SCONTI".

RADICALI: PANNELLA, ECCO IL NOSTRO BILANCIO, ASPETTO GLI ALTRI=

Da un lancio delle 13:44 dell' AGI

Roma, 13 mar. - Pannella rende pubblico il bilancio del partito radicale e chiede che la stessa cosa sia fatta anche da tutti gli altri partiti, "soprattutto i principali". Il riferimento - spiega Pannella - e' all'episodio del settimanale L'Espresso che qualche settimana fa pubblico' un articolo secondo il quale "i soldi sarebbero stati la causa del mancato accordo tra noi e Berlusconi". "Quello - dice Pannella -fu un episodio vergognoso, una vera e propria antologia di malafede. Noi non abbiamo paura di rendere pubblico il nostro bilancio". E' cosi' il leader radicale estrae un foglio di carta

su cui sono riportate le spese del partito radicale riguardo alla campagna referendaria (28 Mld), a quella elettorale per le europee (16 Mld), per Emma for President (1,5 Mld), quindi per Emma commissario europeo (0,4 Mld) e varie altre iniziative (0,7 Mld). La spesa complessiva ammonta a piu' di 47 miliardi, a fronte di un introito per autofinanziamento di oltre 52 miliardi, che sale con il rimborso elettorale a oltre 66 miliardi."Su tutti questi soldi - continua Pannella - abbiamo pagato imposte per quasi 17 miliardi di lire".

 
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