Dichiarazione di Marco Cappato, candidato Presidente Regione Veneto della Lista Bonino, deputato europeo:
Venezia, 13 marzo 2000 - "Antonio D'Amato, dedicando la sua prima visita, dopo la designazione al vertice di Confindustria, al Veneto, sottolinea la specificità di un'area sociale, economica, ed industriale che meglio di altre sa rispondere alle sfide della globalizzazione e della new economy.
Proprio da qui, molti mesi fa, con le dichiarazioni di Nicola Tognana, era stato lanciato un segnale di sostegno ai referendum radicali per la liberazione del lavoro e dell'impresa, successivamente raccolto dall'intera Confindustria, e in particolar modo dal presidente designato.
Per vincere questa battaglia, però, non bastano le parole; occorrono i fatti, occorre l'impegno concreto degli imprenditori ad investire risorse umane e finanziarie per battere le resistenze partitocratiche e sindacatocratiche, per informare i cittadini sulla scadenza referendaria del 21 maggio, e per garantire che alle prossime elezioni regionali siano presenti le forze determinate a rilanciare, dai Consigli che saranno eletti il 16 aprile, un nuovo, più completo, più radicale progetto referendario, a partire dai quesiti sul collocamento, sul part-time, sul tempo determinato, sul lavoro a domicilio fatti fuori dalla Corte Costituzionale a febbraio.
In queste ore, misurandoci con incredibili ostacoli burocratici e con fenomeni di palese illegalità, siamo impegnati -con serissimo, concretissimo rischio di non farcela- ad assicurare a tutti gli elettori veneti la possibilità -lo ripeto: la possibilità- di votare o no, di scegliere o no, il 16 aprile, la Lista Bonino e il suo progetto di rivoluzione liberale e liberista. Ci chiediamo dove siano gli imprenditori veneti, cosa facciano in queste ore, se la cosa li interessi, li riguardi, o se invece li lasci del tutto indifferenti.
Anche per loro, è giunto il momento di scegliere davvero: da una parte, la nostra scommessa liberale, liberista e libertaria; dall'altra, la conservazione di un assetto di potere che deve essere al più presto messo in crisi".