Il Resto del Carlino - 21 marzo 2000 pag 5
Crivellini lascia l'Inrca: 'Ma vi terrò d'occhio'
ANCONA Pochi consigli non cercare l'appoggio di nessun gruppo politico; procedere sempre con tempestività, senza battute d'arresto; tener presente che il "vero padrone" è l'utente - molte strette di mano: si è conclusa così la festa informale durante la quale l'ex commissario straordinario dell'Inrca si è accomiatato ieri mattina da un'ampia rappresentanza delle principali sedi dell'Istituto, Ancona in testa. Un istituto che il candidato alla presidenza della Regione Marche per la lista Bonino ha guidato dal luglio del 1994, risollevandolo da una situazione davvero critica. E' grazie a lui ha ricordato il prof. Enrico Paciaroni, che a Crivellini ha consegnato una targa insieme al direttore scientifico Franceschi che è stata condotta a buon fine la battaglia per l'acquisizione dei 60 miliardi della frana di Posatora bloccati per circa 12 anni. Risolto il problema più grosso, il »comandante avrebbe potuto dedicarsi ad altri impegni. Eppure è rimasto a bordo per consentire la riorganizzazione dell'istituto, la
ristrutturazione delle varie sedi, per effettuare i maggiori investimenti, per aggiornare le tecnologie e qualificare assistenza e ricerca. Ed è sul patrimonio (più di 100 miliardi da investire, raggiunti con la vendita della sede torinese) e sulle attrezzature (la completa informatizzazione, in primo luogo) che il commissario ha insistito, non risparmiando nè se stesso nè i suoi collaboratori, in orari impossibili e con il più strenuo tempismo perchè "solo in situazioni di precarietà si riesce a viaggiare con questi ritmi". Solo così in poche manciate di mesi si è riusciti - per rimanere ad Ancona - a riorganizzare l'ospedale "Sestilli", senza chiuderlo e quindi a prezzo di notevoli sacrifici, ad inaugurare nuove camere operatorie, laboratori , la biblioteca, ad avviare i sistemi telematici ed i teleconsulti, la rete di telemediceina e teleassistenza per tutte le case di riposo delle Marche, il Centro regionale per l'Alzheimer ed i progetti per la Lungadegenza e l'Hospice (letti per malati terminali). Che
effetto ha prodotto la candidatura di Crivellini tra gli operatori dell'Inrca? "Continuermo a portare avanti i suoi progetti assicura il dott.Remo Gaetti- sta a noi restare al passo". "Abbiamo tutti preso atto della sua decisione commenta il dott.Giuseppe Pelliccioni e del resto l'istituto non è stato coinvolto in questioni politiche". Ma quale futuro aspetta l'Inrca del dopo Crivellini? Secondo i vicecommissari Aldo De Matteo e Marta Di Gennaro - la seconda, proveniente dall'Istituto superiore di Sanità e di recente nomina - il lavoro svolto non subirà interruzioni ed i progetti avviati verranno portati a termine. Nel giro di pochi giorni dovrebbe arrivare la decisione del ministro Bindi (incontrato ieri pomeriggio a Pescara dai vicecommissari per questioni riguardanti quella sede) in merito alla persona che amministrerà l'Inrca finchè non verrà varata la legge di riordino degli oltre trenta ircs italiani. "Una nomina istituzionale o forse politica azzarda la Di Gennaro impossibile dirlo. Naturalmente noi
saremmo orgogliosi di continuare, anche solo per pochi mesi, il cammino intrapreso con coraggio dal nostro predecessore". E lui, come vede il suo futuro? "Non vi libererete di me, vi terrò d'occhio" dice ai collaboratori e a noi rivela di non dispiacersi neanche dell'ipotesi di un seggio nel consiglio regionale. "Si può lavorare bene per la città e per la regione anche facendo parte dell'opposizione". Federica Zandri
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