IN COMMISSIONE DI VIGILANZADichiarazione di Daniele Capezzone:
Roma, 22 marzo 2000 - Sulla scia del pericoloso precedente creato a febbraio dalla Corte Costituzionale, anche la Commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai, scegliendo di audire ieri i rappresentanti dei Comitati promotori dei referendum e oggi quelli dei Comitati per il "no", ha deciso -senza nessuna copertura giuridica- di porre sullo stesso piano un organo ufficialmente qualificato come "Potere dello Stato" e un gruppo di signori non legittimati da alcuno e titolati a rappresentare esclusivamente se stessi, le proprie persone fisiche.
Si tratta dell'ennesima conferma del sostanzialismo e del totale disinteresse rispetto al momento della "forma", della "regola", che sempre più chiaramente rappresenta il connotato distintivo delle istituzioni italiane e del loro agire. Sempre più netto si avverte il senso del ritorno ad una situazione degna di una monarchia assoluta, nella quale il sovrano, il principe, non solo è sottratto alla legge, ma detta -ed è- legge lui stesso.
A questo punto e con queste poco incoraggianti premesse, attendiamo di vedere i regolamenti sugli spazi di comunicazione referendaria che questa Commissione e l'Authority si preparano a scrivere, avvalendosi, ciascuna, dell'alto contributo dell'altra.