Premesso che:
Ciascuna Lista che decide di concorrere alle prossime elezioni regionali deve raccogliere da un minimo di 110.000 ad un massimo di 140.000 sottoscrizioni provenienti dagli elettori di ciascuna delle 83 circoscrizioni provinciali delle 15 regioni a statuto ordinario interessate dalla scadenza elettorale del 16 aprile.
L' art. 1, comma 4 - della legge n 43 del '95 - stabilisce che "nei venti giorni precedenti il termine della presentazione delle Liste tutti i comuni devono assicurare agli elettori la possibilità di sottoscrivere celermente le liste dei candidati per non meno di 10 ore al giorno da lunedì al venerdì, otto ore il sabato e la domenica.
Il citato art. 1 stabilisce che gli organi di informazione pubblica sono tenuti ad informare i cittadini della possibilità di "sottoscrivere le liste dei candidati".
Le sottoscrizioni degli elettori devono essere autenticate dai pubblici ufficiali previsti dall' art. 14 della legge 53/90 come modificata dall'art. 4 della legge 120/99, ivi compresi consiglieri comunali e provinciali e funzionari espressamente incaricati dal sindaco e dal Presidente della Provincia.
La recente circolare del Ministero dell'Interno indirizzata ai Prefetti e - tramite loro - a tutti i comuni e le Provincie e a tutte le forze politiche, autorizza gli autenticatori ad esercitare le loro funzioni anche in luogo pubblico ovvero aperto al pubblico. Tale circolare precisa inoltra che tutti i pubblici ufficiali, nell'espletamento di dette funzioni, dovranno "assicurare un assoluta parità di trattamento nei confronti di tutte le forze politiche".
Considerato che:
Da domenica 27 febbraio è iniziato il termine di 20 giorni prescritti dalla citata legge n 43/95
Una significativa percentuale di segreterie comunali contattate quotidianamente dal nostro call-center non risponde nemmeno al telefono.
132 Comuni affermano - confessano onestamente - di non rispettare gli orari previsti dalla legge.
In moltissime provincie la Lista Bonino è pressoché impossibilitata a raccogliere le firme per la completa indisponibilità dei pubblici ufficiali ai quali la legge affida la responsabilità di autenticare le sottoscrizioni degli elettori assicurando una assoluta parità di trattamento fra tutte le forze politiche.
Trascorsi 7 giorni dall'inizio del termine e a 13 giorni del deposito delle liste, i cittadini sono pressoché all'oscuro dell'adempimento riguardante la necessità di sottoscrivere le liste. Il servizio pubblico radiotelevisivo si è infatti limitato a sporadici, sintetici e burocratici comunicati che nulla hanno a che vedere con il dovere di informazione previsto dalla legge.
Tutto ciò premesso e considerato
affinché siano garantiti fondamentali diritti civili e politici dei cittadini e di tutte le forze politiche che intendono concorrere alle elezioni;
la Convention dei Radicali rivolge un pressante appello al Presidente del Consiglio e al Ministro dell'Interno perché la legge sia rispettata;
rafforza questa forma di richiesta con un digiuno di dialogo che dalla mezzanotte del 4/3 vedrà impegnati dirigenti e militanti radicali, con l'augurio di non di dover intraprendere forme più gravi e costose di lotta nonviolenta di come accadde nel 1995, quando fu necessario lo sciopero della sete di Marco Pannella e di altri dirigenti radicali per ottenere il rispetto delle leggi vigenti.
Roma, 5 Marzo 2000
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